Contrastare il fenomeno della “shrinkflation” attraverso azioni di trasparenza e valutare le iniziative messe in campo con la Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023, per salvaguardare il potere d’acquisto dei cittadini e delle famiglie sui prodotti del carrello della spesa.
Con questo obiettivo si è riunita a Palazzo Piacentini la Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi istituita dal Decreto Trasparenza.
All’incontro, presieduto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha partecipato il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, il Direttore generale dell’Unità di missione a suo supporto, Massimo Greco, il Direttore generale consumatori e mercato, Gianfrancesco Romeo, i rappresentanti dei ministeri competenti, delle Autorità indipendenti e delle Agenzie coinvolte, nonché dell’Istat, di Unioncamere, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria.
Nel corso della riunione è stato approfondito il fenomeno della “shrinkflation”, noto anche come “riporzionamento”, pratica che vede la riduzione della quantità di prodotto nelle confezioni a fronte dell’aumento del prezzo unitario.
Il Governo è già intervenuto per arginare il fenomeno nella Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023, modificando il Codice del consumo e stabilendo che i produttori che immettono in commercio un prodotto con una riduzione della quantità nominale mantenendo inalterato il precedente confezionamento, debbano informare il consumatore dell’avvenuta riduzione, mediante una specifica etichetta. Un obbligo informativo che scatta il 1° aprile.
Il ministro Urso ha ricordato che la norma nasce dall’esigenza di fornire ai consumatori una corretta e trasparente informazione, consentendo loro di operare una scelta di acquisto consapevole.
A tal fine, sono stati esaminati i dati a disposizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, che ha ricevuto mandato dal Ministro di convocare la Commissione.
“Ci siamo mossi subito per porre un freno alla shrinkflation – ha sottolineato il ministro Urso - l’Italia, insieme alla Francia, è stata tra i primi in Europa ad aver introdotto una normativa tecnica per arginare il fenomeno. Ancora una volta abbiamo fatto da apripista. La politica del Governo in merito all’inflazione è basata sulla trasparenza: la trasparenza della filiera produttiva e su ciò che le imprese fanno. È proprio grazie a questo principio che siamo riusciti a ridurre maggiormente l’inflazione rispetto al resto d’Europa. Il governo c’è ed è a fianco delle famiglie e dei cittadini”.
Due anni fa tasso di inflazione annuo era del 12%, valore più alto della media europea. A novembre 2024, l’Italia ha fatto registrare una variazione tendenziale del +1,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, al di sotto della media europea UE-27 (+2,5%) e di quanto registrato in Francia, Spagna e Germania.