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Cantieri autostradali, autotrasporto in ginocchio, serve un intervento immediato delle società concessionarie

di Redazione
 
Cantieri autostradali, autotrasporto in ginocchio, serve un intervento immediato delle società concessionarie
La riapertura massiccia dei cantieri sulle autostrade italiane dopo la pausa estiva sta paralizzando il settore dell’autotrasporto. Le imprese denunciano ritardi quotidiani nella consegna delle merci, con conseguenze che rischiano di diventare insostenibili sia sul piano economico che su quello della sicurezza stradale. Le pressioni delle aziende committenti sui trasportatori per rispettare i tempi contrattuali sono fortissime, e per chi opera nella legalità il passo dal semplice richiamo verbale all’esclusione dai rapporti di lavoro è ormai brevissimo.

Il quadro si aggrava ulteriormente considerando che, a partire da quest’anno, i pedaggi autostradali hanno registrato un aumento dell’1,8%, pari a un costo medio annuo aggiuntivo di oltre 360 euro per camion. Un incremento che, pur formalmente legato all’inflazione programmata, appare iniquo di fronte a un sistema infrastrutturale in evidente affanno. Alle difficoltà operative si somma così un aggravio economico che rappresenta, per le imprese, una vera e propria beffa.

CNA Fita denuncia con forza che questa situazione, oltre a minacciare la stabilità di un comparto già fragile, può spingere le imprese a comportamenti rischiosi pur di recuperare il tempo perso, mettendo a repentaglio la vita dei conducenti e quella degli altri utenti della strada. Le criticità non riguardano solo l’A14, dove le imprese abruzzesi sono in prima linea nella protesta, ma l’intera rete autostradale e stradale nazionale.

In questo contesto, è indispensabile che le società concessionarie delle tratte autostradali siano chiamate a rispondere delle loro responsabilità, garantendo una gestione dei cantieri meno impattante sul trasporto professionale. Chiedere agli autotrasportatori di sopportare, oltre ai ritardi e al rischio di perdere i contratti, anche l’onere economico dei pedaggi aumentati è inaccettabile.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è sollecitato ad agire con urgenza, affinché vengano adottate misure immediate a tutela delle imprese italiane. CNA Fita propone, dove possibile, la chiusura dei cantieri nei giorni feriali e la loro apertura nei festivi, per ridurre i disagi e salvaguardare un settore che rappresenta la linfa vitale della logistica e, dunque, del Paese intero.

Il rispetto delle infrastrutture, la sicurezza stradale e il diritto al lavoro non possono essere sacrificati. È tempo che le società autostradali, insieme alle istituzioni, si assumano la piena responsabilità di una situazione che sta minando la tenuta economica e sociale del settore dell’autotrasporto.

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