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Bonifici, le nuove regole in vigore dal 9 ottobre

di Redazione
 
Bonifici, le nuove regole in vigore dal 9 ottobre
Da mercoledì 9 ottobre, gli utenti europei assisteranno a un cambiamento sostanziale nel modo in cui funziona un’operazione bancaria per molti ormai quotidiana: il bonifico. Entrerà in vigore il Regolamento (UE) 2024/886, che aggiorna le regole SEPA per rendere i trasferimenti più rapidi, uniformi e sicuri nei 36 paesi dell’area europea dei pagamenti. 

Al centro della novità c’è la cosiddetta Verification of Payee (VoP). Prima di inviare l’ordine di pagamento, la banca o l’istituto di pagamento dovrà verificare che i dati inseriti dal cliente corrispondano a quelli registrati dal prestatore che riceve il bonifico. Se riscontrerà una discrepanza, dovrà fornire al cliente una delle quattro risposte: “corrispondenza esatta”, “corrispondenza parziale”, “assenza di corrispondenza” o “impossibilità di verifica”. Anche in caso di segnalazione negativa potrà essere dato esito positivo al bonifico su volontà del cliente, ma in quel caso l’istituto sarà esonerato da responsabilità in caso di errore o frode. 

Questa misura nasce come strumento di contrasto contro le frodi, che negli ultimi anni hanno mostrato una impennata nelle operazioni bancarie. Secondo la Banca d’Italia, nel secondo semestre del 2024 le transazioni fraudolente via bonifico in Italia hanno raggiunto un valore di circa 65,5 milioni di euro, con un incremento di circa il 61 % rispetto all’anno precedente. Il numero di operazioni illecite ha toccato 25.600 casi, segnando un +90 %.  L’importo medio sottratto ha oscillato sui 2.560 euro, con importi più elevati per i bonifici ordinari e valori più modesti nelle versioni istantanee. 

È utile ricordare però che, nonostante i titoli sensazionalistici, le frodi sui bonifici restano statisticamente contenute rispetto al volume complessivo: il tasso di frode per i bonifici nell’insieme si attesta attorno allo 0,002 %.  Tuttavia, il rischio è maggiore nelle operazioni istantanee, qui il tasso di frode sale sensibilmente, fino allo 0,057 %, a differenza dei bonifici tradizionali, che presentano tassi dello 0,0015 %.  Inoltre, nel secondo semestre del 2024, circa il 71 % delle perdite da frodi bonifici è stato attribuito direttamente agli utenti, che si sono trovati a sostenere il carico economico dell’errore. 

Sotto la lente normativa rientra anche un principio di parità economica, il regolamento stabilisce che i bonifici istantanei non potranno essere soggetti a costi superiori rispetto a quelli ordinari.  Le banche saranno dunque obbligate a offrire il servizio di invio e ricezione istantanea 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno, secondo standard uniformi in tutta l’Unione.  Nei paesi che non adottano l’euro come valuta nazionale, l’obbligo di adeguamento scatterà invece dal 2027. 

Sul piano pratico, cosa cambia per l’utente? Prima, nulla di visibile: la verifica avverrà “dietro le quinte” al momento dell’inserimento delle coordinate del beneficiario. Se il sistema rileverà una discrepanza, sarà segnalato il potenziale rischio. Il cliente potrà a quel punto confermare comunque il pagamento (se convinto) assumendosi il rischio residuo. Di fatto, la novità introduce un filtro preventivo contro errori di imputazione, come una cifra sbagliata o un carattere mancante nel codice IBAN, che oggi possono avere conseguenze gravi. 

Le banche e gli istituti di pagamento si preparano a partire con adeguamenti tecnici e operativi. Dovranno adeguare i sistemi informatici, definire le modalità interne di verifica VoP e comunicazione degli esiti. Anche le associazioni dei consumatori e le autorità nazionali di vigilanza hanno annunciato campagne informative per accompagnare i cittadini in questa transizione. Occorrerà sorvegliare che queste novità non si traducano in costi nascosti o ritardi ingiustificati nell’esecuzione dei bonifici. In molti sottolineano che l’efficienza normativa deve tradursi in un beneficio reale per utenti e imprese, senza aumentare i costi. 
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