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Auto elettriche, il mercato cresce anche a marzo: “Colmare il gap con l’Europa è possibile”

di Motus-E
 
Auto elettriche, il mercato cresce anche a marzo: “Colmare il gap con l’Europa è possibile”
Cresce anche a marzo il mercato italiano delle auto elettriche. Nel terzo mese dell’anno, in particolare, sono state immatricolate 9.373 vetture full electric, in aumento del 77,7% rispetto a marzo 2024, con una quota di mercato salita al 5,4% (dal 3,2% di marzo 2024).

Nel primo trimestre 2025 le auto elettriche registrate nella Penisola sono 23.019, su del 75,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una market share del 5,2%, in netto progresso dal 2,9% del periodo gennaio-marzo 2024. Al 31 marzo, il parco circolante elettrico in Italia risulta composto da 297.917 auto.

Anche considerando tutte le alimentazioni il mercato auto italiano ritrova a marzo il segno positivo, con un +6,2% a 173.125 unità immatricolate, mentre rimane in negativo nei tre mesi, con una frenata dell’1,6% a quota 445.772 registrazioni.

Allargando l’analisi agli altri grandi Paesi europei, gli ultimi dati disponibili, relativi febbraio 2025, indicano che la quota di mercato delle auto elettriche si è attestata al 17,9% in Francia, al 17,7% in Germania, al 6,8% in Spagna e al 25,3% nel Regno Unito. Nello stesso mese, la market share in Italia era stata del 5%.

“I dati italiani del primo trimestre si prestano a una duplice lettura”, commenta il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, “da un lato, infatti, non può non preoccupare il ritardo sull’elettrico rispetto agli altri major market europei, ma dall’altro si rafforzano i segnali positivi per un possibile recupero”.

“Sull’impennata tendenziale delle immatricolazioni elettriche influisce il confronto con la prima metà del 2024, penalizzata dall’attesa dei vecchi incentivi”, ricorda Pressi, “tuttavia, in un contesto privo di sostegni concreti agli automobilisti, l’andamento della market share è degno di nota, specialmente in virtù dei tanti modelli elettrici cosiddetti entry level, soprattutto europei, che stanno progressivamente arrivando nei concessionari”.

“In questa situazione”, conclude il presidente di Motus-E, “un limitato stimolo alla domanda potrebbe innescare sul mercato una reazione a catena molto virtuosa, con riflessi positivi anche sull’infrastruttura di ricarica. Del resto, lo dimostra quanto avvenuto in altri importanti mercati europei: superata una certa soglia, e con modelli più accessibili sul mercato, l’elettrico tende ad affermarsi anche in assenza di incentivi, grazie a una maggiore conoscenza della tecnologia. È questa la direzione in cui muoversi per valorizzare il potenziale di elettrificazione del mercato auto italiano, facendo leva anche sulle flotte aziendali, per riportare il Paese al centro del panorama automotive europeo”.
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