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25 anni di ETF: tutti i vantaggi di uno strumento rivoluzionario

di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm
 
25 anni di ETF: tutti i vantaggi di uno strumento rivoluzionario
Gli Exchange Traded Funds rientrano a buon diritto tra le innovazioni più significative della finanza moderna. Nati negli anni ’90 come strumenti che replicano passivamente indici di mercato, nel tempo si sono evoluti fino a diventare una delle colonne portanti della gestione patrimoniale contemporanea. La loro diffusione ha provocato cambiamenti profondi non solo nella costruzione dei portafogli, ma anche nella cultura finanziaria, nell’accesso ai mercati, nella gestione del rischio e nella trasparenza dell’industria.

1. Riduzione dei costi e democratizzazione degli investimenti:

Il successo degli ETF è strettamente legato alla capacità di offrire prodotti finanziari a costi di gestione ridotti, inferiori a quelli dei fondi comuni tradizionali. Con un TER medio intorno allo 0,35% per l’azionario europeo, gli ETF rendono accessibile l’investimento ad una platea molto più ampia, contribuendo a creare un nuovo standard per l’industria e obbligando anche gli attori tradizionali a rivedere i costi. Anche grazie alla spinta propulsiva degli ETF, il rapporto di spesa medio ponderato per gli asset dei fondi statunitensi (sia fondi comuni che ETF) è crollato dallo 0,87% nel 2004 allo 0,36% nel 2023. Ma il risparmio non è solo in termini economici: la trasparenza e la semplicità di questi strumenti d’investimento alleggeriscono gli oneri informativi per gli investitori, che non devono più decifrare prospetti complessi o strategie opache. Si accorciano così le distanze tra prodotto finanziario e utente finale.

2. Diversificazione a portata di click

Una singola quota di ETF rappresenta la proprietà di un paniere di centinaia o addirittura migliaia di titoli sottostanti. Questo è particolarmente evidente con gli ETF globali come quelli sull’indice MSCI World, che rappresentano oltre il 75% della capitalizzazione globale di mercato. Ciò che un tempo richiedeva capitali elevati, ricerca e dispendio di tempo, è oggi ottenibile in pochi secondi con un semplice ordine di acquisto. La diversificazione offerta dagli ETF non è solo quantitativa, ma anche qualitativa: gli investitori possono costruire portafogli bilanciati tra aree geografiche, settori economici, classi di attivo e anche strategie di investimento, combinando strumenti differenti con grande flessibilità. Ad esempio, gli ETF hanno svolto un ruolo cruciale nel rendere più accessibile l’investimento basato sui fattori (cd "smart beta"), l’investimento in materie prime o quello sui mercati emergenti, anche in assenza di un’approfondita conoscenza delle dinamiche locali. Sebbene si tratti ancora di un segmento minoritario, poi, i provider stanno anche esplorando nuovi modi per rendere possibile l'esposizione ai mercati privati attraverso gli ETF[1].

3. La trasparenza come nuovo paradigma

A differenza dei fondi comuni tradizionali, che generalmente riportano le proprie posizioni solo su base mensile o trimestrale, la maggior parte degli ETF comunica quotidianamente la composizione completa del proprio portafoglio, garantendo ancora maggiore trasparenza. Con effetti positivi a livello sistemico: gli ETF hanno contribuito a responsabilizzare l'industria finanziaria fissando nuovi standard che hanno reso alcune pratiche di costo adottate in passato meno accettabili.

4. Liquidità e flessibilità, anche nei momenti di crisi

Le quote degli ETF vengono scambiate continuamente durante l'intero orario di negoziazione, proprio come accade per i singoli titoli quotati, un vantaggio in termini di flessibilità, che dà agli investitori la possibilità di adattare tempestivamente i portafogli alle condizioni di mercato. Inoltre, la presenza di un mercato secondario ben sviluppato, dove gli investitori si scambiano quote esistenti di ETF, garantisce una certa liquidità ai titoli riducendo la pressione sui sottostanti anche nei momenti più turbolenti, come avvenuto durante il crollo di mercato dovuto alla pandemia di Covid-19[2]. Non è solo la possibilità di vendere rapidamente che conta, ma anche quella di gestire con precisione i flussi di cassa e ribilanciare il portafoglio in maniera tempestiva.

5. L’evoluzione della costruzione di portafoglio

Gli ETF hanno reso accessibili al grande pubblico, anche a chi dispone di capitali ridotti, strategie sofisticate di gestione del portafoglio, come il “core-satellite” o la rotazione settoriale. Questo perché, grazie alla loro flessibilità e all’ampia gamma di offerta, permettono di replicare esposizioni strategiche o tattiche in modo semplice, economico e preciso.

6. Specializzazione e personalizzazione dell’investimento

Una delle grandi rivoluzioni introdotte dagli ETF è la possibilità di costruire portafogli “su misura”. Gli investitori possono con relativa facilità progettare la propria strategia intorno a scadenze, merito creditizio, geografie e altri fattori, in modo da ottenere esposizioni precise anche su segmenti relativamente piccoli del mercato. Gli ETF sono poi diventati il veicolo principale per accedere alle strategie di investimento tematico, consentendo agli investitori di allineare i portafogli ai macro-trend che stanno trasformando la società, come le innovazioni tecnologiche (intelligenza artificiale, robotica, cybersicurezza), i cambiamenti demografici (invecchiamento della popolazione) o le trasformazioni ambientali (energie rinnovabili, scarsità d'acqua). L’investitore può così scegliere se puntare su energie rinnovabili, IA, obbligazioni high yield, strategie smart beta o addirittura ETF con copertura valutaria. Si è dunque passati da un approccio standardizzato all’investimento a uno iper-personalizzato, in cui ciascuno può adattare le scelte alle proprie convinzioni, sensibilità, orizzonte temporale e propensione al rischio.

7. La trasformazione dei mercati obbligazionari

Gli ETF hanno decisamente migliorato la trasparenza dei mercati obbligazionari. A differenza delle singole obbligazioni, che vengono principalmente negoziate over-the-counter con una visibilità limitata dei prezzi in tempo reale, gli ETF obbligazionari sono strumenti quotati che possono essere comprati e venduti a mercato aperto. Questo tipo di negoziazione fornisce un flusso costante di informazioni sui prezzi, riflettendo la valutazione aggregata del mercato sul paniere sottostante di obbligazioni. Il maggior grado di trasparenza consente agli investitori di comprendere meglio le proprie esposizioni e prendere decisioni più informate sui propri investimenti in reddito fisso. Inoltre, grazie alla presenza di un mercato secondario, gli investitori possono negoziare l’esposizione obbligazionaria tramite ETF anche quando le singole obbligazioni sottostanti sono illiquide o scambiate raramente. Gli ETF obbligazionari offrono oggi una granularità senza precedenti nel reddito fisso, consentendo agli investitori di acquistare esposizioni a scadenze, merito creditizio o segmenti molto specifici con facilità.

8. L’effetto educativo e culturale degli ETF

Gli ETF hanno contribuito in modo significativo a promuovere l’educazione finanziaria tra gli investitori, spingendo milioni di persone ad approfondire concetti fondamentali come diversificazione, allocazione, rapporto rischio/rendimento e controllo dei costi. Il loro successo ha stimolato la nascita di blog e piattaforme educative, creando un ecosistema che promuove la consapevolezza in materia finanziaria[3]. Gli ETF hanno spinto milioni di risparmiatori a sviluppare competenze decisive per la gestione autonoma del proprio patrimonio.

9. Sostenibilità, innovazione e nuove frontiere

Negli ultimi anni, gli ETF hanno avuto un ruolo di primo piano anche nella diffusione degli investimenti ESG, che tengono conto di criteri ambientali, sociali e di governance, semplificando l'integrazione dei criteri di sostenibilità all’interno dei portafogli. L’ampia gamma di ETF disponibili è uno dei fattori che hanno permesso all'ESG di passare da strategia di nicchia a componente centrale nella costruzione di portafogli, accelerando la transizione verso una finanza più etica e responsabile. Parallelamente, sono emersi ETF su mercati ancora poco esplorati come il private equity o il credito privato. Sebbene ancora agli inizi, questi strumenti rappresentano un tentativo di garantire anche agli investitori retail l’accesso ad asset class finora riservate agli istituzionali.

10. Abilitatori dell’innovazione digitale

Infine, non si può sottovalutare il ruolo degli ETF nello sviluppo della consulenza digitale. La crescita dei robo-advisor e delle piattaforme digitali di gestione del risparmio come Moneyfarm è stata notevolmente favorita dalla disponibilità di ETF. Le aziende che negli ultimi anni hanno cominciato a fornire investimenti attraverso i canali digitali lo hanno fatto muovendo dalla premessa di utilizzare la tecnologia per offrire a tutti gli investitori soluzioni di qualità a un prezzo equo. Grazie alla loro semplicità, economicità e trasparenza, gli ETF rappresentano un tassello fondamentale per la realizzazione di questa visione.
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