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Follia per un selfie, turista scivola e danneggia il “Ferdinando dei Medici”

Redazione
 
Follia per un selfie, turista scivola e danneggia il “Ferdinando dei Medici”
Il Rinascimento ha resistito a guerre, rivoluzioni e perfino a secoli di polvere. Ma oggi ha ceduto… a un selfie. Sì, avete capito bene: il Gran Principe Ferdinando de’ Medici, immortalato con aristocratica compostezza da Anton Domenico Gabbiani, è stato ferito — non nell’onore, ma nel piede — da un turista troppo entusiasta di posare “come lui” per un meme. Una posa ardita, un passo indietro di troppo… e crack. Altro che “passo indietro per l’umanità”, qui siamo al passo falso dell’influencer medio.

Follia per un selfie, turista scivola e danneggia il “Ferdinando dei Medici”

È successo stamani agli Uffizi, dove la bellezza incontra la modernità, e purtroppo anche il narcisismo digitale. Il malcapitato visitatore, armato più di ego che di rispetto, ha deciso che il ‘Ritratto di Ferdinando de’ Medici’ era lo sfondo perfetto per la propria personale opera d’arte su Instagram. Risultato? Un lieve danno al dipinto e un danno ben più grave al nostro comune buon senso.

Il personale del museo è intervenuto immediatamente, l’uomo è stato identificato (e probabilmente gli verrà regalata una denuncia con dedica) e il quadro è stato rimosso per essere curato. Nessuna tragedia, per fortuna: si parla di “lievi danni” — anche se Ferdinando, fosse ancora in vita, probabilmente avrebbe ordinato il bando perpetuo dell’invasore da tutti i saloni granducali.

A commentare l’increscioso evento è stato il direttore degli Uffizi, Simone Verde, che non le ha mandate a dire: “Il problema di visitatori che vengono nei musei per fare meme o scattare selfie per i social è dilagante. Porremo dei limiti molto precisi.” Tradotto: meno TikTok e più rispetto, grazie.

Ma attenzione: il caso solleva una domanda più grande del piede del povero Ferdinando. Dove finisce la fruizione culturale e dove comincia il delirio social? I musei stanno diventando parchi a tema per contenuti virali? E se il prossimo decide di abbracciare la Venere del Botticelli per un reel romantico, cosa facciamo, gli mettiamo i like o le manette?

Morale della favola: se vi trovate agli Uffizi, ricordate che non siete in una escape room né in uno shooting per OnlyFans. L’arte merita contemplazione, non collisione.

E se proprio volete essere al centro dell’attenzione, fatelo fuori dal quadro. Magari evitando anche di romperlo.
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