Il prezzo del gas in Italia rimane su livelli allarmanti, con un impatto diretto sui costi delle imprese e in particolare sulle piccole e medie aziende, che vedono i propri margini sempre più compressi. Dopo aver toccato il massimo degli ultimi due anni a 58,76 euro per megawattora (MWh), il valore odierno si è attestato a 54,4 euro, segnando una lieve flessione. Tuttavia, rispetto ai 27,72 euro di febbraio 2024, il prezzo resta più che raddoppiato, generando forti pressioni sul tessuto produttivo italiano.
Caro bollette e aumento gas: impatto sulle PMI
Secondo il Centro studi di Unimpresa, per una PMI con un consumo medio annuo di 1.000 MWh, l’aggravio è evidente: se un anno fa il costo annuo del gas era di circa 27.720 euro, oggi la stessa impresa si trova a fronteggiare una bolletta di 54.400 euro, con un incremento di oltre 26.000 euro su base annua. Una dinamica che si traduce in un freno alla competitività, soprattutto per le aziende ad alta intensità energetica nei settori manifatturiero, alimentare e chimico, dove il rincaro delle materie prime e dell’energia rischia di erodere ulteriormente i margini.
Dopo il picco straordinario di oltre 300 euro/MWh registrato nel 2022 a seguito della crisi energetica scatenata dal conflitto in Ucraina, il 2023 aveva segnato un progressivo ritorno alla stabilità, culminato nel minimo di febbraio 2024. Tuttavia, la recente impennata conferma la persistente instabilità del mercato energetico e l’esposizione delle imprese italiane alle oscillazioni dei prezzi.
Il peso insostenibile del caro energia per le PMI
A differenza delle grandi aziende, che possono stipulare contratti pluriennali e mitigare gli aumenti attraverso strategie di copertura, le PMI si trovano spesso a operare con forniture a breve termine, subendo direttamente gli aumenti improvvisi. Un problema che, secondo Unimpresa, richiede interventi urgenti per evitare effetti a catena sull’economia reale.
«La flessione registrata oggi non deve far dimenticare che il prezzo del gas rimane su livelli insostenibili per il nostro sistema produttivo. Le PMI non hanno strumenti per proteggersi da queste oscillazioni e rischiano di essere travolte dal caro energia. È necessario un intervento strutturale per calmierare i prezzi e supportare le imprese, altrimenti si rischia di frenare la ripresa economica» dichiara Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa.
Proposte per ridurre il peso del prezzo gas sulle PMI
Il Centro studi dell’associazione propone un pacchetto di misure per attenuare il peso del caro energia sulle imprese: sgravi fiscali e incentivi mirati per le aziende più colpite, un rafforzamento della diversificazione energetica per ridurre la dipendenza dalle forniture estere e un piano per il potenziamento delle energie rinnovabili e dell’autoproduzione, che consentirebbe alle imprese di ridurre l’esposizione alla volatilità del mercato del gas. «Senza un intervento deciso, il rischio è che il costo dell’energia continui a rappresentare un freno per le imprese italiane, comprimendo investimenti e competitività» conclude Ferrara.