L'area romana si prepara a scrivere una nuova pagina della storia digitale europea: oggi, a Fiumicino, si è svolta la posa del cavo dell’infrastruttura sottomarina strategica di Unitirreno, joint venture istituita da Unidata e il Fondo Infrastrutture per la Crescita ESG (IPC) gestito da Azimut Libera Impresa SGR.
Fiumicino snodo strategico del Mediterraneo: al via la posa del cavo Unitirreno
Oltre a Renato Brunetti, CEO di Unitirreno, già Presidente e CEO di Unidata, hanno presenziato alla cerimonia Mario Baccini, Sindaco di Fiumicino; Giovanna Onorati, Vicesindaco di Fiumicino; Francesco Nazzaro, Capo di Gabinetto Città metropolitana di Roma; Luca Branciani, Responsabile di segreteria Regione Lazio; Vincenzo Leti, Membro della segreteria Regione Lazio; Laura Di Raimondo, Direttore Generale Asstel; Massimo Dominici, Head of Investment Management Real Estate e Infrastrutture presso Azimut Libera Impresa; Fabio Pagliari, Presidente della sede comprensoriale di Unindustria Civitavecchia; Cristiano Dionisi, Presidente della Piccola Industria di Unindustria; Andrea Aprile, Direttore sede Unindustria di Civitavecchia; Antonella Fascioli, Funzionario di Unindustria sez. Information Technology e Flavio Luciani, Direttore tecnico di Namex.
L’infrastruttura digitale collegherà Mazara del Vallo a Genova, passando per Roma-Fiumicino e Olbia, rendendo queste località veri e propri hub strategici nel cuore del Mediterraneo. L'occasione rappresenta un evento storico per la Città di Fiumicino e per tutta l'Area metropolitana di Roma, che grazie a questa innovativa infrastruttura diventerà un nodo strategico per le Telecomunicazioni nel Mediterraneo: "Il progetto presentato oggi rappresenta una vera e propria opportunità di crescita per il nostro territorio. Fiumicino si conferma come un punto strategico di connettività internazionale, un nodo centrale nel panorama delle telecomunicazioni globali. - ha dichiarato il Sindaco di Fiumicino Mario Baccini - Siamo orgogliosi di essere al centro di questa grande trasformazione a favore dell'innovazione e della sostenibilità. Con l'arrivo del sistema digitale avanzato, la nostra città si prepara ad un futuro sempre più connesso".
Si tratta del primo sistema Open Cable a 24 coppie di fibre ottiche nel Mediterraneo, con un’estensione pari a 1.030 chilometri usufruendo di una tecnologia avanzata, moderna e sicura, che garantirà prestazioni altamente performanti, che potranno abilitare opportunità di sviluppo economico e tecnologico e rendere le aree interessate dal progetto sempre più attrattive per gli investitori.
“Con il sistema Unitirreno poniamo solide basi per un futuro digitale sostenibile, rafforzando il ruolo dell'Italia come hub centrale per le telecomunicazioni nel Mediterraneo – aggiunge Renato Brunetti, Amministratore Delegato di Unidata e Unitirreno -. Come Unidata, azienda nata più di trent’anni fa in Italia, a Roma, e tutt’oggi a controllo italiano, siamo fieri di portare avanti la nostra missione di innovazione e sviluppo tecnologico, che ci vede protagonisti da anni nel settore delle telecomunicazioni e dell'ICT. Questo progetto è una dimostrazione del nostro impegno costante nel fornire soluzioni all'avanguardia e promuovere il progresso digitale del nostro Paese”.
“Grazie a tecnologie avanzate, l’infrastruttura di Unitirreno sarà in grado di garantire collegamenti sicuri a grandi profondità, rafforzando l’interconnessione digitale dell’Italia – conclude Andrea Cornetti, Presidente di Unitirreno e Amministratore delegato RE e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa Sgr -. Con questo progetto sosteniamo la transizione del Paese verso un ecosistema digitale più sostenibile in linea con gli obiettivi del fondo Infrastrutture per la Crescita-ESG per un futuro più resiliente, verde e connesso".
Il sistema Unitirreno mira a collegare il nord e il sud dell'Italia, offrendo un'alternativa innovativa ai tradizionali percorsi di transito dati attraverso Marsiglia. Oltre a soddisfare le esigenze nazionali, il progetto si candida a diventare un corridoio digitale tra Europa e Africa, rispondendo alla crescente domanda di connessioni anche del continente africano. In un contesto geopolitico sempre più complesso, l’infrastruttura segna una svolta fondamentale per consolidare l’Italia come hub strategico per le telecomunicazioni nel Mediterraneo, rafforzando la posizione del Paese nelle dinamiche digitali internazionali e la capacità innovativa italiana.