Burning Buzz
L'eterno addio di Diego Dalla Palma, organizzato nei dettagli (e con ottimo vino)
di Redazione

La notizia è di quelle che fanno impallidire anche la cipria più coprente: Diego Dalla Palma, il profeta del make-up made in Italy, non solo ha deciso che non vuole arrivare a 80 anni, ma ha pure trasformato il suo addio in un progetto degno di un wedding planner di lusso. Con la piccola, insignificante, differenza che il "giorno più bello" sarà il suo ultimo.
A quanto pare, il celebre visagista ha trasformato il suo nuovo libro, "Alfabeto emotivo", in una sorta di Guida al perfetto trapasso fai-da-te. Lui lo chiama "appunti di chi si accinge a lasciare la vita", noi lo chiameremmo la versione haute couture di un testamento spirituale. Dopo aver passato la vita a correggere imperfezioni e a esaltare la bellezza, è perfettamente logico che Dalla Palma non voglia lasciare nulla al caso, men che meno la sua dipartita. Non sia mai che l'ultimo atto non sia assolutamente impeccabile.
L'ultimo mese di vita, dichiara, sarà dedicato a "mangiare bene, un buon vino". Un ritiro enogastronomico prima dell'eterno riposo. Chapeau.
Ma è proprio quando il maestro del make-up descrive le motivazioni della sua grande uscita di scena che l'ironia vira al sarcasmo feroce. "Comincio a sentire che alzarmi dalla sedia diventa una piccola umiliazione: traballo. Devo cambiare le mutande due volte al giorno".
Ah, che dramma insopportabile...siamo di fronte al sublime dolore dell'élite, che non vuole affrontare la tirannia dei calzini spaiati e delle piccole fatiche muscolari. Mentre milioni di persone si svegliano ogni mattina combattendo con dolore cronico, stipendi miseri, malattie invalidanti o la prospettiva di non poter nemmeno pagare il riscaldamento, Dalla Palma ha il coraggio di definire la sua vita "non più vita" perché...traballa un po'.
Capiamo bene: è terribile che la mente non sia "più quella di prima" e che il corpo dia segni di cedimento. Ma questa dichiarazione, rilasciata da una posizione di evidente privilegio economico ("Ho quattro soldi che mi permetteranno qualche sorriso"), suona incredibilmente patetica e avulsa dalla realtà di chi, pur "traballando" (magari perché deve fare due lavori per campare), non ha la scelta di prenotare un tranquillo addio all'estero.
Molti, carissimo Diego, non possono permettersi il lusso di scegliere di morire, devono accontentarsi della fatica di vivere in condizioni ben peggiori della tua!.
E per non farsi mancare nulla in termini di drammaticità gestita con precisione chirurgica, ha persino preparato cinque post d'addio per Instagram. Cinque! Non uno, non due. Cinque! Questo non è un ritiro dalle scene, è la migliore strategia di content creation post-mortem mai concepita.
Perderà seimila euro di sponsorizzazioni al mese, ma in fondo, che sono seimila euro quando stai per incontrare l'infinito, in un luogo segreto del cuore, con un bel bicchiere di rosso in mano? Una bazzecola. Un'ultima, grande, ondata di leggerezza prima di "spegnersi" in due o tre minuti.
Si ritira il re del make-up, non per malattia, ma per eccesso di mise en place. Un vero artista, fino all'ultima pennellata.