Il 2024 segna un ulteriore passo avanti per il settore dei Data Center in Italia. Secondo i dati dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano, la potenza energetica complessiva delle infrastrutture presenti nel Paese ha raggiunto i 513 MW IT, registrando un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Tra i principali centri di sviluppo, Milano si distingue per un contributo di 238 MW IT, in crescita del 34%, consolidando il suo ruolo strategico nel panorama europeo delle infrastrutture digitali.
Corsa sui Data Center: crescita del 17% nel 2024
Presentati durante il convegno “Data century: le infrastrutture protagoniste del futuro”, i dati dell’Osservatorio evidenziano un impegno significativo del Paese per la realizzazione di nuove strutture. Nel biennio 2023-2024, gli investimenti hanno superato i 5 miliardi di euro, con ulteriori 10,1 miliardi previsti entro il 2026. Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio (in foto), sottolinea come l’attenzione istituzionale sia cresciuta di pari passo: “Sono state intraprese azioni concrete per favorire uno sviluppo deciso del settore, orientate agli aspetti ambientali e allo sviluppo economico. Tuttavia, è necessario un ulteriore sforzo per implementare un quadro normativo adeguato che supporti questa crescita.”
Milano e il ruolo dei Data Center in Europa
A livello europeo, il mercato dei Data Center ha storicamente gravitato attorno ai poli principali di Francoforte, Londra, Amsterdam, Parigi e Dublino (noti come FLAPD). Tuttavia, negli ultimi anni, questi hub hanno registrato un rallentamento, con vincoli normativi e ambientali che ne hanno limitato l’espansione. In questo contesto, l’interesse degli investitori si è spostato verso mercati emergenti, tra cui l’Italia, che vanta una posizione strategica nel Mediterraneo e una robusta economia locale, ma soffre per il costo elevato dell’energia.
Nel 2024, Milano si è affermata come un polo centrale per le infrastrutture italiane, con un contributo di 238 MW IT sul totale nazionale di 513 MW IT. Nonostante sia ancora distante dai principali hub europei come Londra (1.065 MW IT) o Francoforte (867 MW IT), la crescita del 34% registrata nel capoluogo lombardo rafforza la sua posizione rispetto ad altri mercati emergenti, tra cui Madrid e Varsavia. La città di Milano ospita inoltre il 70% delle infrastrutture ad alta potenza (>10 MW IT), che rappresentano il 37% della potenza complessiva del Paese.
“Lo sviluppo di infrastrutture di potenza maggiore solleva interrogativi sull’approvvigionamento energetico e la sostenibilità della rete italiana,” afferma Marina Natalucci, Direttrice dell’Osservatorio. “Il prezzo dell’energia, superiore alla media europea, potrebbe spingere gli investitori verso altri mercati emergenti se non si adottano soluzioni adeguate.”
Il mercato della colocation
La crescita delle infrastrutture ha avuto un impatto significativo sul mercato della colocation, ovvero la messa a disposizione di spazi nei Data Center per ospitare i server delle aziende clienti. Nel 2024, il settore ha raggiunto un valore di 765 milioni di euro, con un aumento del 17% rispetto all’anno precedente.
Tre i modelli di business principali: la colocation retail, che offre spazi ridotti per piccole realtà; la colocation wholesale, dedicata a grandi aziende e operatori digitali; e la colocation building hyperscale, con interi edifici affittati ai Cloud Provider. Attualmente, il segmento wholesale domina il mercato con un valore di 444 milioni di euro, mentre il segmento hyperscale, al 19% del totale, è destinato a una forte espansione nei prossimi anni.
“Il settore dei Data Center rappresenta una leva strategica per il progresso digitale del Paese,” dichiara Luca Dozio, Direttore dell’Osservatorio. “L’Italia ha l’opportunità di posizionarsi come un nodo centrale in Europa, favorendo lo sviluppo dei mercati digitali e rafforzando la sua infrastruttura tecnologica.”