Innovation

Vivere il digitale tra opportunità e fragilità nella società italiana

Redazione
 
Vivere il digitale tra opportunità e fragilità nella società italiana

Il rapporto “Il rapporto delle persone con il digitale” della Fondazione Eurispes fotografa con precisione un’Italia iperconnessa ma ancora lontana da un utilizzo pienamente consapevole della tecnologia. Secondo il documento, l’87,7% della popolazione - pari a 51,6 milioni di cittadini - è connessa a Internet, ma oltre 7 milioni di persone restano escluse dalla Rete, soprattutto tra gli anziani, nelle aree interne e tra le famiglie a basso reddito.

Vivere il digitale tra opportunità e fragilità nella società italiana

Il digitale è diventato parte integrante della vita quotidiana, modificando il modo in cui percepiamo il tempo, costruiamo la nostra identità e gestiamo le relazioni sociali. I giovani trascorrono in media oltre due ore e venti minuti al giorno sui social network, ma solo il 18% utilizza Internet per attività formative o di partecipazione civica. La gran parte dell’esperienza online resta legata all’intrattenimento, con un rischio crescente di sovraccarico informativo, FOMO e dipendenza digitale.

Il rapporto evidenzia un forte divario generazionale. Gli “immigrati digitali” – nati prima del 2000 – tendono a utilizzare la tecnologia come strumento funzionale, mentre i nativi digitali la vivono come estensione naturale delle proprie capacità cognitive e relazionali. Questo porta a stili di pensiero diversi: lineare e strutturato negli adulti, reticolare e frammentato nei giovani, con conseguenze su apprendimento, attenzione e progettualità.

L’iperconnessione, se da un lato facilita la comunicazione e l’accesso ai servizi, dall’altro ha ridotto i momenti di pausa e riflessione. Il 70% degli italiani controlla lo smartphone entro 30 minuti dal risveglio e il 55% durante la notte, segno di una connessione continua. Nel mondo del lavoro, il 58% riceve o invia comunicazioni professionali fuori orario, alimentando il fenomeno del burnout digitale.

Eurispes richiama l’urgenza di passare da una digitalizzazione quantitativa - centrata su connessione e dispositivi - a una digitalizzazione qualitativa, in grado di sviluppare competenze critiche, educazione emotiva e capacità di abitare consapevolmente lo spazio digitale. Serve un intervento strutturale che integri infrastrutture tecnologiche, inclusione sociale e alfabetizzazione cognitivo-emotiva, per trasformare la tecnologia in una vera infrastruttura di giustizia sociale.

  • Ora gli applausi sono tutti per loro - Roberto Bolle
  • Ora è il momento di tifare per loro - Jasmine Paolini
  • Milano Cortina 2025 con Pirelli
  • Generali -300x600 - Adesso per il tuo futuro
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • Emergenza Traumatologica
Newsletter Euroborsa
Notizie dello stesso argomento
L’IA diventa infrastruttura, il 2025 segna il punto di svolta tra potere tecnologico e controllo dei dati
27/12/2025
di Redazione
L’IA diventa infrastruttura, il 2025 segna il punto di svolta tra potere tecnologico e con...
Brevettazione in frenata nel 2024, l’Italia perde slancio, ma Bologna e Modena guidano la ripresa territoriale
23/12/2025
Redazione
L’innovazione italiana rallenta, ma non ovunque. È quanto emerge dalle elaborazioni di Uni...
Open Fiber, record italiano: 64 Terabit al secondo su 600 km di fibra ottica
23/12/2025
Redazione
Open Fiber, record italiano: 64 Terabit al secondo su 600 km di fibra ottica
2025 - Intelligenza Artificiale in pillole Comtel presenta il primo rapporto dedicato all’IA
23/12/2025
Redazione
"2025 - Intelligenza Artificiale in pillole" Comtel presenta il primo rapporto dedicato al...