Per comprendere l’IA come entità intelligente, dobbiamo prima capire le fasi di sviluppo della sua tecnologia nel cinema. Nella prima fase, gli sviluppatori hanno creato una serie di strumenti software per rendere i flussi di lavoro più creativi e pratici. Lo sviluppo della tecnologia dell’intelligenza artificiale nella seconda fase poi sostituisce gradualmente molti tipi di lavori e i settori maggiormente migliorati saranno quelli caratterizzati da creatività relativamente semplice e basso livello artistico, e quindi dare più possibilità di affermazione pure al cinema indipendente da Hollywood. Un esempio tipico di questa fase è riscontrabile nell’industria cinematografica e televisiva indiana. A causa della nascita e del continuo sviluppo della tecnologia dell’intelligenza artificiale, l’enorme team di personale addetto agli effetti visivi e all’animazione viene sostituito da algoritmi basati sull’intelligenza artificiale e un gran numero di professionisti rischia di perdere il lavoro, con relativi maggiori profitti dei produttori.
Nel mondo dello spettacolo, le persone desiderano sempre strumenti che soddisfino tre esigenze: velocità, economicità e qualità. In passato, a causa di limitazioni tecnologiche, era possibile soddisfare solo due di queste tre esigenze: velocità e qualità. Ma ora, con il rapido sviluppo della tecnologia dell’intelligenza artificiale, tutto questo può essere realizzato in modo più rapido, economico e migliore. Ciò significa che molte persone che svolgono lavori routinari non saranno più necessarie e le nuove capacità sviluppate dalle nuove tecnologie sostituiranno molti lavori monotoni e ripetitivi. Ma in termini di creatività, ci si aspetta che questo nuovo agente ispiri ancora di più professionisti già di per sé creativi.
Ad esempio, in quanto regista desideroso di introdurre tecnologie emergenti, l’obiettivo di James Cameron è realizzare film quanto più possibile efficienti e di alta qualità. Egli vede l’intelligenza artificiale come uno strumento che può contribuire a raggiungere questo scopo e molti collegamenti lavorativi possono essere semplificati attraverso l’intelligenza artificiale. Ad esempio, dopo l’introduzione della tecnologia IA, il processo di produzione non richiederà più un reparto artistico per completare la creatività concettuale o la progettazione dell’aspetto. Richiede solo un professionista che sappia scrivere prompt e sappia lavorare con competenza in un ambiente di intelligenza artificiale (un prompt è un testo in linguaggio naturale che richiede all'IA generativa di eseguire un'attività specifica). L'IA generativa è una soluzione di intelligenza artificiale che crea nuovi contenuti come storie, conversazioni, video, immagini e musica. L’intelligenza artificiale può generare anche cinquanta immagini diverse da sottoporre alla visione del regista, il quale deve solo rispondere «sì» o «no». Inoltre, l’intelligenza artificiale può anche creare scene virtuali necessarie per le riprese virtuali a LED (Light Emitting Diod: diodo a emissione di luce. Al suo interno c'è un semiconduttore che, attraversato da un tensione continua, emette luce, nota come elettroluminescenza).
Tuttavia, alcuni professionisti ritengono che le attuali e popolari riprese virtuali a LED potrebbero presto essere sostituite da nuove tecnologie. L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per creare direttamente sfondi da sostituire e gli schermi del vecchio LED non saranno più necessari. Le aziende tecnologiche del settore stanno creando esseri umani virtuali più realistici. In futuro, l’apprendimento automatico (ML: machine learning) e l’apprendimento profondo (DL: deep learning) funzioneranno sempre meglio e la domanda di attori reali sarà ulteriormente ridotta, il che rappresenta un campanello d’allarme per gli attori.
Le fasi di sviluppo dell’IA sopra menzionate possono essere brevemente riassunte come segue: la prima fase è la creazione degli strumenti di IA; la seconda fase è l’intervento degli strumenti di intelligenza artificiale per modificare il flusso di lavoro, innescando cambiamenti sostanziali nella struttura del lavoro, rendendo la creazione più efficiente, più conveniente e persino migliore. Molti specialisti del settore mettono in guardia dall’avvicinarsi alla terza fase, che è il punto in cui la teoria della singolarità del futurista statunitense Raymondo Kurzweil – pioniere nei campi del riconoscimento ottico dei caratteri, nel text-to-speech, nelle tecnologie sul riconoscimento del parlato e degli strumenti musicali a tastiera elettronici – diventa realtà e l’intelligenza artificiale diventa compatibile con l’intelligenza umana. Si ritiene che l’educazione prevalga sulla natura e che l’intelligenza artificiale possa crescere e persino esprimere emozioni attraverso l’apprendimento continuo. Pertanto, quando si verificherà la singolarità (Kurzweil ritiene che ciò avverrà intorno al 2033), l’intelligenza artificiale sarà davvero creativa e gli esseri umani non saranno più necessari come interfaccia per la tecnologia dell’intelligenza artificiale: in pratica si giungerebbe a ci che noi temiamo, ed abbiamo affrontato in precedenti contributi in articolo o libro.
Riguardo a questa ipotesi – nel migliore dei casi – forse gli esseri umani scaveranno più a fondo nella loro natura e saranno in grado di interagire con queste macchine per non farsi sopraffare. Secondo Yuval Noah Harari, – noto storico, filosofo e saggista israeliano – autore di Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell’umanità (Bompiani, Milano 2011), questa sarà la cosiddetta fase del «nuovo essere umano». Harari ha anche sottolineato che nel processo di utilizzo dell’intelligenza artificiale, tutti si trovano a un punto di contatto per comunicare con essa e hanno la responsabilità di indirizzare correttamente l’intelligenza artificiale verso una direzione positiva che sia vantaggiosa per lo sviluppo umano e non invece catastrofica.
Negli ultimi anni, con il rapido sviluppo della tecnologia dell’intelligenza artificiale, il suo impatto sull’industria cinematografica è diventato sempre più profondo e potrebbe persino sovvertire il processo di creazione dei film. La produzione cinematografica tradizionale segue il processo di creazione, progettazione, riprese e produzione, nonché gli effetti speciali di post-produzione. Nell’era dei film intelligenti, l’intelligenza artificiale non viene utilizzata solo per la scrittura di sceneggiature e la progettazione di concept ausiliari, ma anche la fotografia e la generazione di immagini basate sull’intelligenza artificiale sono state strettamente integrate. Con l’applicazione della tecnologia IA negli effetti speciali di post-produzione, questa è diventata inseparabile dalla creazione e dalla produzione cinematografica.
Nel 2016 è uscito il primo film sperimentale di fantascienza al mondo con una sceneggiatura scritta dall’intelligenza artificiale e attori reali: Sunspring, di nove minuti, del regista britannico Oscar Sharp. Nel febbraio 2024, il lancio del prodotto Pika 1.0 della OpenAI Sora ha ufficialmente inaugurato l’era dei video che permettono di trasformare un’immagine fissa in un video animato. Ripensando allo sviluppo della partecipazione dell’intelligenza artificiale alla produzione cinematografica negli ultimi anni, dalla creazione della sceneggiatura alla produzione finale del film, l’intervento dell’intelligenza artificiale ha prodotto miglioramenti in termini di efficienza nella creazione della storia e nella produzione delle immagini. L’intelligenza artificiale ha svolto un ruolo importante nel promuovere lo sviluppo e l’evoluzione del settore dell’imaging. Può aiutare gli esseri umani a completare la produzione e l’elaborazione di immagini e suoni, consentendo loro di dedicare la loro energia limitata a lavori altamente creativi, creando così capolavori più fantasiosi, innovativi e artistici; inoltre, la forma dei media di imaging si svilupperà anche in una direzione più immersiva.