Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea si riunisce giovedì 24 luglio in un contesto di disinflazione lenta ma persistente nell’area euro ad eccezione dell’ultimo dato di giugno, prospettive di crescita deboli, un euro che si è moderatamente indebolito nel mese di luglio (dai picchi a 1,1830 a 1,17) e con l’incertezza per le trattative commerciali con gli Stati Uniti.
Dopo aver effettuato una serie di tagli (8 consecutivi per un totale di 200 basis points) che hanno portato il tasso sui depositi al 2,00% e il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale al 2,15%, il Consiglio dovrebbe, a nostro avviso, mantenere i tassi invariati a luglio, ma la riunione resta comunque cruciale per orientare le aspettative sul ritmo e la tempistica dei prossimi ulteriori allentamenti in politica monetaria.
Il contesto di politica monetaria
Con il tasso sui depositi a 2,00% e il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale al 2,15%, la BCE ha già allentato in misura significativa rispetto al picco del ciclo restrittivo. La BCE ha segnalato da tantissimo tempo un approccio cauto e dipendente dai dati macroeconomici. La presidente Lagarde e altri membri del Consiglio direttivo hanno sottolineato che i tagli precedenti non implicano un ciclo prestabilito di allentamento, e che le prossime mosse dipenderanno dai dati in arrivo su salari, inflazione dei servizi e attività economica.
Quali sono le aspettative dei mercati?
I mercati scontano ancora un taglio o forse 2 ulteriori tagli nel resto del 2025, con la prossima mossa attesa solo a settembre o ottobre. Anche noi consideriamo un taglio a luglio altamente improbabile, dato l'elevato livello dell’inflazione nei servizi e soprattutto l'incertezza sulle trattative sui dazi tra Stati Uniti e Commissione Europea. La minaccia di un dazio al 30% dichiarata da Trump nelle settimane precedenti è ben superiore rispetto ai peggiori scenari previsti dagli esperti della BCE.
Le attese di IG per la riunione
Crediamo che la BCE manterrà i tassi invariati a luglio e ridurrà il costo del denaro per un’ultima volta a settembre a meno di nuovi fattori esogeni che possano colpire l’economia europea.
Questa riunione, a nostro avviso, si concentrerà invece sulla valutazione da parte dei membri del Consiglio Monetario sui progressi verso l’obiettivo di inflazione.
Cosa guardare nel comunicato e nella conferenza stampa?
Il tono delle dichiarazioni di Lagarde sui rischi per inflazione e crescita;
Eventuali riconoscimenti di un rallentamento dell’inflazione dei servizi o di un raffreddamento del mercato del lavoro;
Qualsiasi indicazione (esplicita o implicita) sulla tempistica del prossimo taglio dei tassi di interesse (settembre?).
Implicazioni per il mercato valutario
Se la BCE ribadisse un approccio cauto e “un passo alla volta”, evitando di impegnarsi già per un taglio a settembre, l’euro potrebbe trovare sostegno, soprattutto se i dati statunitensi continueranno a rinviare l’inizio dei tagli Fed (possibili target di breve periodo a 1,1830 e 1,19). Al contrario, se Lagarde adottasse un tono più accomodante e indicativo che settembre è una riunione “viva” per un altro taglio, l’EUR/USD potrebbe tornare sotto pressione verso la parte bassa del range recente (1,1560 e 1,1440).
Le nostre riflessioni conclusive
La riunione di luglio della BCE non porterà, a nostro avviso, a una mossa sui tassi, ma sarà cruciale per orientare le aspettative sulla riunione di settembre e oltre. Per gli operatori del forex, l’evento rappresenta un rischio in grado di generare volatilità sull’euro, a seconda del tono del comunicato e della conferenza stampa.
Un atteggiamento neutrale o lievemente hawkish potrebbe aiutare a sostenere un piccolo rialzo per l’EUR/USD, mentre una sorpresa dovish potrebbe riportarlo verso i minimi recenti.