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Avviate trattative per gli accordi del personale dirigente delle Forze di polizia e delle Forze armate

Sono state avviate in data odierna, presso il Dipartimento della Funzione pubblica, le procedure relative alla definizione degli accordi sindacali per il triennio 2021-2023 per il personale dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, ad ordinamento militare e delle Forze armate.
Con il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, le organizzazioni sindacali e le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, hanno avviato le procedure i ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, della Difesa, Guido Crosetto, dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e della Giustizia, Carlo Nordio, nonché il Sottocapo di Stato maggiore della Difesa, Generale di Squadra Aerea Luigi Del Bene, il Vice Capo della Polizia di Stato, Pref. Stefano Gambacurta, il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, dott. Stefano Carmine De Michele e i Comandanti Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo e Generale di Corpo d’Armata Andrea De Gennaro.
L’accordo riguarda le circa 24mila unità di personale dirigente delle Forze di polizia a ordinamento civile (Polizia di Stato e Polizia penitenziaria), delle Forze di polizia a ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) nonché delle Forze armate (Esercito, Aeronautica e Marina militare).
“Con senso di responsabilità che contraddistingue l’azione di questo Governo, oggi, riavviamo le trattative per il triennio 2018-2020, che hanno conosciuto una interruzione, per avviare quelle relative al triennio 2021-2023. Sono stanziati 40 milioni e 700mila euro per il triennio (2018-2020) e 41 milioni per il successivo triennio (2021-2023). A queste si aggiungono le risorse per il triennio 2024-2026: 54 milioni cumulativi per l’intero triennio e 18 milioni a regime. Si tratta di una forte attenzione che vogliamo dedicare a chi opera con dedizione e sacrificio per il bene comune, spesso in condizioni difficili e rischiose, anche alla luce del contesto internazionale che stiamo vivendo”, sottolinea il ministro Zangrillo.
“Dopo quasi cinque anni di attesa, si riapre finalmente il confronto sull’area negoziale dei dirigenti delle Forze di polizia e delle Forze armate. È un segnale chiaro: a chi garantisce ogni giorno la sicurezza del Paese va riconosciuto il giusto valore, anche sotto il profilo economico. L’avvio dei lavori per il secondo triennio contrattuale 2021-2023 e la ripresa delle trattative relative al primo triennio contrattuale 2018-2020 rappresentano un primo passo concreto per superare un ritardo non più tollerabile e per ristabilire equità tra ruoli e responsabilità all’interno del comparto”, dichiara il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
“Siamo lieti di questo provvedimento che rende soddisfazione a tutte le Forze di polizia alle quali va la nostra gratitudine. In particolare, per quanto ci riguarda, alla Polizia Penitenziaria che opera con professionalità e dedizione ogni giorno in un ambiente difficile”, rimarca il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
“L’avvio dell’Area negoziale dedicata ai dirigenti del Comparto Difesa-Sicurezza rappresenta un impegno concreto, verificabile e coerente con i valori costituzionali che ci guidano. L'impegno sarà massimo affinché, senza distinzione di categoria o Forza Armata, sia dato il giusto riconoscimento a chi ogni giorno serve la Repubblica con onore, disciplina e spirito di sacrificio", sostiene il ministro della Difesa, Guido Crosetto.