Di fronte a un contesto economico complesso e ricco di sfide, Angaisa, l’associazione delle imprese distributrici del settore idrotermosanitario aderente a Confcommercio, ha espresso forte preoccupazione per le prospettive delle aziende operanti nel Mezzogiorno.
Oltre ad aver confermato il forte (e atteso) ridimensionamento dei bonus edilizi, la nuova legge di bilancio ha anche formalizzato il termine della decontribuzione Sud, una misura che aveva alleviato il costo del lavoro per le imprese con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Per Angaisa, questa decisione rischia di mettere ulteriormente in difficoltà le aziende del Sud, strette fra la minore domanda delle famiglie legata alla minore disponibilità delle famiglie a investire nella casa e dall’aumento dei costi operativi.
Per quanto riguarda i dati di mercato, gli Osservatori di Angaisa confermano un trend negativo: novembre 2024 ha infatti segnato un calo del fatturato del 9,05% rispetto allo stesso mese del 2023, con una flessione complessiva del 5,20% nei primi undici mesi del 2024 rispetto all’anno precedente.
La situazione del meridione è inoltre storicamente segnata da un gap strutturale rispetto al Nord, sia sul piano occupazionale che del potere d’acquisto. Nel 2023, il tasso di disoccupazione in Campania, Calabria e Sicilia ha toccato rispettivamente il 17,8%, 16,2% e 16,1%, contro una media nazionale del 7,8%. Inoltre, il divario di spesa media mensile è evidente: 2979,07 euro nel Nord Ovest, 2203,27 nel Sud e 2320,91 nelle Isole.
"A fronte di tassi – ha spiegato il presidente Maurizio Lo Re - sempre più elevati di disoccupazione giovanile e di NEET (non occupati e non in istruzione dai 15 ai 29 anni) con percentuali che sfiorano il 30% in regioni come Sicilia, Calabria e Campania, chiediamo con urgenza l’adozione di misure che possano sostenere la competitività delle aziende meridionali e incentivare l’occupazione, a partire da quella giovanile".
In conclusione, la richiesta di Angaisa al Governo è di riattivare con Bruxelles un tavolo di confronto costruttivo per favorire il pieno ripristino della decontribuzione Sud, anche a favore delle imprese con più di 250 dipendenti.