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Botte da orbi e scopa selvaggia, così la Brianza si trasforma nel nuovo Far West over 90

di Redazione
 
Botte da orbi e scopa selvaggia, così la Brianza si trasforma nel nuovo Far West over 90
Altro che quiete senile e pomeriggi lenti tra un Campari e un bis di tombola, a Lesmo l’estate si è accesa col botto, e il centro anziani si è trasformato in una scena da film di Bud Spencer e Terence Hill – ma con meno capelli e più dentiere.

I protagonisti? Due temibili frequentatori del centro ricreativo locale, uno di 78 anni, l’altro di ben 97 primavere (e forse anche qualche autunno, visti i toni). Stavano giocando a scopa, quella nobile arte che unisce generazioni e divide amicizie come la maionese sulle cozze. Pare che il quasi centenario abbia rimproverato il compagno per una giocata “scriteriata”. Una mancanza di strategia? Una carta sbagliata? O solo un eccesso di zelo da campionato mondiale over-90?

Il battibecco sembrava finito lì. Ma – come in ogni buon western che si rispetti – il giorno dopo è tornato a galla il rancore, condito da accuse di parcheggio selvaggio, presunti furti di fragole (non è uno scherzo), e perfino insinuazioni che manco nei pranzi di Natale coi parenti.

Risultato? Pugno in faccia, dentiera in volo, taglio al labbro e 3 giorni di prognosi per il 97enne. L’unica cosa che non è andata KO è stata la sua voglia di denunciare tutto. E infatti il figlio ha chiamato la direzione: “Mio padre è stato aggredito”. Il presidente del centro, Amos Noli, era in ferie e ha commentato: “Sono rimasto senza parole”. Un classico quando uno pensa che l’unico rischio a Lesmo sia un caffè troppo zuccherato.

La direzione ha quindi preso una decisione draconiana: centro chiuso per tutto luglio, aggressore bandito a vita, e la tombola rimandata a data da destinarsi. La sindaca Sara Dossola ha approvato il provvedimento con lo spirito di chi sa che “non si può mica far partire un DASPO per ogni partita a briscola”.

Ma come ogni storia italiana che si rispetti, c’è già una raccolta firme per chiedere la riapertura anticipata. Alcuni pensionati sono pronti a tutto, anche a minacciare scioperi della crema solare. “È la nostra seconda casa”, dicono. Più che altro, è l’unico posto dove trovano ancora qualcuno che sappia cosa sia il gettone del telefono.

Il centro dovrebbe riaprire il 1° agosto, con una nuova regola d’oro“chi mena, sta fuori”. Una frase che andrebbe bene anche per certi talk show politici.

A Lesmo l’estate è partita con il botto – letteralmente – e se il buongiorno si vede dal mattino, ad agosto si consiglia: indossare il casco prima di sedersi a giocare a scala 40.

Oppure portarsi una dentiera di riserva.
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