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AIGAB, su vandalismo contro gestori affitti brevi Governo intervenga

 
In questi giorni una serie di azioni vandaliche sono state compiute ai danni delle sedi di aziende che operano nel mercato degli affitti brevi. AIGAB – Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi esprime solidarietà a tutti gli operatori professionali colpiti in queste ore per l’ennesima volta da atti di vandalismo contro la libertà privata e la libertà di impresa degli italiani. Ci appelliamo al Governo, e in particolare al Ministero dell’Interno e al Ministero del Turismo, e alle autorità di Pubblica Sicurezza affinché tutelino con ogni mezzo previsto i diritti dei proprietari italiani che mettono a reddito i loro immobili attraverso gli affitti brevi, così come degli imprenditori del turismo in appartamento. E soprattutto chiediamo di porre fine ad una campagna denigratoria messa in campo ormai da mesi contro un mercato che porta al PIL italiano annualmente un valore pari a circa 57 miliardi di euro: nel 2023 il settore ha fatto registrare infatti 11miliardi in GBV (valore delle prenotazioni), 44miliardi di indotto (spese degli ospiti per ristoranti, trasporti, cultura, esperienze, shopping) oltre a 2 miliardi di euro per ristrutturazioni e manutenzioni delle case promosse sul circuito degli affitti brevi. Basta demagogia.

Ricordiamo che rispetto all’asset delle seconde case degli italiani non utilizzate, circa 9,6 milioni, quelle immesse nel circuito degli affitti brevi sono a dicembre 2024 solo 503 mila (rappresentando l’1,4% delle abitazioni nazionali). Di queste circa il 25% è gestito da aziende di property management (il property manager è un gestore professionale che agisce in nome e per conto del proprietario). Complessivamente gli operatori, professionali e non, sono circa 30 mila, con un indotto nel mondo del lavoro di circa 150mila persone (personale specializzato in gestione delle prenotazioni e delle tariffe, accoglienza, manutenzioni e pulizie, oltre ad un importante indotto in termini di investimenti per ristrutturazioni e home staging, con imprese di costruzioni, architetti, fornitori di arredi ecc). Circa il 96% delle case online appartiene a proprietari singoli; sono circa 500mila le famiglie italiane che confidano in un’entrata integrativa grazie agli affitti brevi.

Nella foto il Presidente di AIGAB Marco Celani 
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