La ricostruzione di Gaza sarà lunga e quindi dove gli abitanti, senza più una casa, trascorreranno gli anni necessari per avere un tetto e forse una patria?
Steve Witkoff, inviato speciale di Donald Trump per il Medio Oriente, un'idea ce l'ha. Almeno secondo quello che riferisce la NBC, per il quale Witkoff suggerisce di trasferire in Indonesia parte della popolazione della Striscia.
Ora quali siano le valutazioni alla base della proposta non è dato sapere.
Diplomazia creativa, Witkoff: "Medio Oriente, durante la ricostruzione trasferire parte dei gazawi in Indonesia"
Stando ad una fonte citata da NBC, comunque, Witkoff prevede inoltre di essere una presenza pressoché costante nella regione nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per risolvere i focolai sul campo che, a suo avviso, potrebbero far saltare l'accordo e bloccare in qualsiasi momento il rilascio degli ostaggi tenuti da Hamas.
Secondo la NBC, l'inviato di Trump è preoccupato principalmente per i conflitti quotidiani tra Israele e Hamas a Gaza che potrebbero ritardare il rilascio di ulteriori ostaggi, cosa che il funzionario ha dichiarato "inevitabile" nonostante l'accordo di cessate il fuoco entri in vigore domenica.
Resta la questione di come ricostruire Gaza, e anche dove circa due milioni di palestinesi possano essere trasferiti nel frattempo. L'Indonesia, ad esempio, è tra i luoghi in discussione per dove alcuni di loro potrebbero andare, ha detto il funzionario della transizione.
Resta da capire se i gazawi sarebbero disposti a trasferirsi è in sospeso. L'idea del trasferimento - che comunque, insieme all'assistenza, avrebbe costi economici enormi - è profondamente controversa tra i palestinesi e i loro connazionali arabi. Molti credono che il trasferimento sarebbe il primo passo per costringerli ad abbandonare la loro terra da parte di Israele.
Al momento, tuttavia, la questione di far arrivare a Gaza gli aiuti richiesti nella prima fase dell'accordo di cessate il fuoco resta una sfida. Israele continua a temere che Hamas prenda una parte di qualsiasi aiuto che venga autorizzato a entrare a Gaza, e la crisi umanitaria lì è terribile. La fame e le malattie dilagano e le condizioni continuano a deteriorarsi.