Salute

Il boom dei prodotti proteici: innovazione e sostenibilità nel mercato alimentare

Redazione
 
Il boom dei prodotti proteici: innovazione e sostenibilità nel mercato alimentare

Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso un'alimentazione sana ed equilibrata ha spinto le aziende alimentari a investire in soluzioni innovative. Tra i protagonisti di questa rivoluzione troviamo i prodotti proteici, ormai tra i trend alimentari più in voga. Dall'Italia arriva una novità che unisce benessere e sostenibilità: una farina derivata dai semi di girasole, sviluppata da Cereal Docks, che ha già trovato applicazione nella nuova PastaSole del pastificio Sgambaro.

Il boom dei prodotti proteici: innovazione e sostenibilità nel mercato alimentare

Questa innovazione si inserisce in un contesto globale di crescente richiesta di alimenti ricchi di proteine, una tendenza che coinvolge non solo gli sportivi, ma anche chi desidera migliorare il proprio benessere. Cereal Docks, azienda vicentina specializzata nella trasformazione delle materie prime vegetali, ha sviluppato una farina ad alto contenuto proteico (50%) derivata dai semi di girasole, frutto di un anno e mezzo di ricerca.

Heliapro rappresenta un passo importante nell'evoluzione strategica del gruppo. Grazie alla ricerca e all'innovazione, stiamo ampliando la gamma di ingredienti ad alto valore nutrizionale, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più orientato verso prodotti plant-based per il benessere", spiega ad Askanews Giacomo Fanin, business director di Cereal Docks.

La farina Heliapro può essere utilizzata nella produzione di vari alimenti come pane, snack, burger vegetali, salse e creme spalmabili. L'obiettivo è rispondere alla crescente domanda di prodotti proteici di origine vegetale, privi di allergeni e clean label. "Con Heliapro, vogliamo supportare l'industria alimentare nella creazione di prodotti innovativi, mantenendo sempre un forte legame con la filiera agricola a monte, a garanzia della qualità e della sicurezza delle materie prime", aggiunge Fanin.

Una delle prime applicazioni della farina di semi di girasole si trova nella PastaSole di Sgambaro, un pastificio trevigiano che da sempre punta sull'innovazione e la sostenibilità. Questa pasta, composta di semola di grano duro e farina di semi di girasole, offre un contenuto proteico del 28%, quasi il doppio rispetto alla pasta tradizionale, oltre a un maggiore apporto di fibre e un ridotto contenuto di carboidrati. "L'idea di produrre e portare sulla tavola 'la pasta che non c'era' è nata più di un anno fa. Ogni nostra scelta produttiva ha sempre coinciso con una scelta in direzione del benessere e della sostenibilità", racconta Pierantonio Sgambaro, presidente dell'omonimo pastificio. "Il girasole è una coltura resiliente, si adatta ai cambiamenti climatici, necessita di poca acqua e promuove la biodiversità nei campi". PastaSole è una soluzione che soddisfa sia chi cerca un'alimentazione ricca di proteine sia chi desidera ridurre l'impatto ambientale della propria dieta.

L'interesse per i prodotti proteici non si limita alla pasta. Negli ultimi anni, il mercato globale degli snack ricchi di proteine sta registrando una crescita esponenziale. Secondo Future Market Insights, il settore raggiungerà i 10 miliardi di dollari entro il 2032, con un incremento del 144% rispetto al 2022. In Italia, il giro d'affari dei prodotti proteici è cresciuto del 20% nel 2023, con la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) che ha adeguato la propria offerta per rispondere all'aumento della domanda (+8%).

"La nostra filosofia ci porta ad affrontare nuove sfide per soddisfare le esigenze dei consumatori, come nel caso degli snack VitaPro ricchi di proteine", dichiara Federica Bigiogera, Marketing Manager di Vitavigor, azienda italiana specializzata in prodotti da forno.

Secondo i dati dell'Osservatorio Immagino GS1 Italy, il fatturato dei prodotti proteici in Italia ha raggiunto i 2 miliardi di euro, segnando un primato tra i vari claim alimentari. Il traino principale è l'aumento dell'offerta (+11%), ma anche la domanda continua a crescere (+8%). Ma cosa spinge i consumatori verso i prodotti proteici? Secondo Euromonitor International, le principali motivazioni che portano i consumatori a scegliere prodotti ad alto contenuto proteico sono: migliorare la forma fisica; rafforzare il sistema immunitario; gestire il peso corporeo; adattarsi a uno stile di vita salutare.
Del resto la cultura del consumo di alimenti proteici si sta diffondendo in tutto il mondo, con supermercati che dedicano intere sezioni a questi prodotti sia in store che online.

In Nord America, il 41% del mercato degli snack proteici è già consolidato, mentre il Medio Oriente e l'Africa presentano un notevole potenziale di crescita. In queste aree, le proteine sono considerate una soluzione per contrastare la malnutrizione, come evidenziato dal progetto "Zero Hunger", promosso da diverse aziende internazionali in collaborazione con governi e ONG. Il fenomeno è amplificato anche dalle scelte di molte celebrità, che influenzano i consumatori. Anne Hathaway, ad esempio, ha investito in un'azienda che produce proteine dell'uovo tramite fermentazione di precisione, mentre Kate Hudson ha lanciato un marchio di integratori proteici vegetali.

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