Economia

Pagamenti digitali: Wise, nel primo semestre dell'anno, ha visto gli utili salire del 55%

Redazione
 
Pagamenti digitali: Wise, nel primo semestre dell'anno, ha visto gli utili salire del 55%
La società britannica di pagamenti digitali Wise ha reso noto oggi un aumento del 55% degli utili nella prima metà dell’anno fiscale 2025, conseguenza della crescita della clientela e dell’espansione della quota di mercato.
L'utile nel primo semestre è stato pari a 217,3 milioni di sterline, in aumento rispetto ai 140,6 milioni di sterline dello stesso periodo dell’anno precedente, grazie ad un aumento del 25% dei clienti attivi, con Wise che ha segnalato un totale di 11,4 milioni di clienti privati e aziendali.

Pagamenti digitali: Wise, nel primo semestre dell'anno, ha visto gli utili salire del 55%

I ricavi della piattaforma di trasferimento di denaro sono aumentati del 19% su base annua nel periodo in questione, raggiungendo i 591,9 milioni di sterline, ha reso noto Wise nella dichiarazione odierna.
All’inizio di quest’anno, Wise ha diffuso un avviso di vendita che ha fatto scendere le azioni della società di pagamenti online del Regno Unito fino al 21%.

A giugno, Wise aveva dichiarato di aspettarsi una crescita del reddito annuo di base del 15-20% per l’anno fiscale 2025, molto inferiore alla crescita del 31% registrata nei 12 mesi conclusi a marzo 2024.
Il mese scorso, Wise ha segnalato un aumento del 17% del reddito di base per il secondo trimestre del 2024.

La società ha inoltre affermato di essere sulla buona strada per raggiungere un margine di utile ante imposte (PBT) sottostante compreso tra il 13% e il 16% nel medio termine, ribadendo le precedenti indicazioni di giugno, e di non dovere effettuare ulteriori investimenti materiali per ridurre i prezzi nella seconda metà dell’anno.

Oggi Wise ha dichiarato che il suo margine PBT sottostante per il primo semestre era del 22%, superiore al suo intervallo target del 13%-16%.
Tuttavia, l’azienda ha aggiunto che gli investimenti fatti per ridurre i prezzi porteranno quel margine a un livello prossimo all’intervallo target per la seconda metà dell’anno fiscale 2025.
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