Economia

Milano ospita il successo della seconda edizione degli Stati Generali International Trade Compliance

Redazione
 
Milano ospita il successo della seconda edizione degli Stati Generali International Trade Compliance
Milano ha accolto con grande partecipazione la seconda edizione degli Stati Generali International Trade Compliance (SGITC), organizzati dallo Studio Legale Padovan in collaborazione con AT+ICA. L’evento, svoltosi il 29 e 30 settembre al Centro Congressi Fondazione Cariplo, ha riunito oltre 300 rappresentanti tra istituzioni, aziende, giuristi ed esperti, ponendo al centro del dibattito il tema “Le imprese nel mondo dei nuovi (dis)equilibri globali”.

Milano ospita il successo della seconda edizione degli Stati Generali International Trade Compliance

L’iniziativa si è affermata come piattaforma strategica in un contesto caratterizzato da instabilità geopolitica, tensioni economiche e nuove sfide normative. “La compliance non è più un costo, ma un asset strategico per la resilienza e la competitività”, ha osservato l’avvocato Marco Padovan, fondatore dello Studio Legale organizzatore (in foto).

A sottolineare la rilevanza dei lavori, la presenza del sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, che ha rimarcato come la Trade Compliance sia ormai una questione centrale per governi e imprese: “Non riguarda più solo pochi addetti ai lavori, ma incide direttamente sulle relazioni economiche e politiche internazionali”. Concetti ribaditi anche dal sottosegretario regionale lombardo Raffaele Cattaneo, che ha richiamato la necessità di sostenere le aziende sui mercati internazionali, mantenendo al contempo la coerenza con i valori etici e culturali europei.

Il confronto si è articolato in sessioni plenarie di alto livello, che hanno affrontato l’impatto delle politiche statunitensi ed europee sulle imprese, la necessità di aggiornare le regole in materia di export control, sanzioni e beni a duplice uso, fino al ruolo delle barriere doganali tra esigenze di protezionismo e logistica sicura. Tra i relatori, rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, esperti del settore e delegati internazionali.

La due giorni ha permesso di riflettere anche sul posizionamento dell’Italia in un mondo in rapida trasformazione. Nel suo intervento, Augusto Reggiani del MIMIT ha ricordato come il Paese sia passato dal 17° al 4° posto mondiale per attrattività degli investimenti, grazie alla solidità del tessuto industriale e a indicatori di benessere che rafforzano la competitività.

Dalle discussioni è emersa la necessità per le imprese di integrare il rischio geopolitico, l’etica e la sostenibilità nelle strategie di International Trade Compliance. I workshop paralleli hanno offerto spazi concreti di confronto, mettendo in evidenza soluzioni operative e best practices.

Concludendo i lavori, Marco Padovan ha sottolineato l’importanza di un approccio dinamico e cooperativo: “Il nostro compito è accompagnare le imprese nella costruzione di un futuro in cui regole comuni e responsabilità condivise diventino il vero motore della crescita internazionale”.
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