Economia

Mediobanca chiude l’anno con risultati record e rilancia la crescita fino al 2028

Redazione
 
Mediobanca chiude l’anno con risultati record e rilancia la crescita fino al 2028

Mediobanca archivia l’esercizio 2024/25 con numeri da primato, confermando la solidità del modello di business e rilanciando gli obiettivi strategici con l’estensione del piano industriale “One Brand-One Culture” al 2028. I risultati approvati dal Consiglio di Amministrazione evidenziano un utile netto in crescita del 4,5% a 1,33 miliardi di euro, ricavi consolidati a 3,72 miliardi (+3,1%) e un EPS di 1,64 euro per azione (+7%).

Mediobanca chiude l’anno con risultati record e rilancia la crescita fino al 2028

Il rendimento per gli azionisti si attesta ai massimi livelli del settore: confermato il payout cash al 100%, con dividendo complessivo a 1,15 euro per azione e una terza tranche di buyback da 400 milioni in attesa di autorizzazioni. Il CET1 ratio fully loaded si mantiene al 14,8% e il ROTE si consolida al 14,2%.

Tutte le divisioni del gruppo registrano progressi significativi. Il Wealth Management segna una raccolta netta record di 11 miliardi, portando i Total Financial Assets a oltre 112 miliardi di euro (+12,8% a/a), con un utile divisionale a 231,5 milioni (+11%). La divisione Corporate & Investment Banking genera ricavi per 888 milioni (+16% a/a) e un utile netto di 270 milioni, trainata da una forte attività di advisory e dal contributo di Arma Partners nel segmento digital-tech. Nel Credito al Consumo, i ricavi salgono a 1,277 miliardi (+7% a/a) grazie alla spinta del margine di interesse e a una gestione attenta del rischio (CoR stabile a 173bps).

Sul fronte patrimoniale, il gruppo registra impieghi per 54,3 miliardi (+3,6% a/a), una raccolta complessiva salita a 70,6 miliardi e un portafoglio titoli stabile a 11,7 miliardi, con plusvalenze latenti e solidi buffer regolamentari.

Mediobanca conferma inoltre la propria strategia autonoma, rigettando l’offerta pubblica di scambio avanzata da MPS, giudicata “priva di razionale industriale e non conveniente finanziariamente per gli azionisti”. L’istituto guidato da Alberto Nagel punta piuttosto al rafforzamento della partnership con Banca Generali, con l’obiettivo di creare un leader europeo nel wealth management.

Il nuovo piano esteso al 2028 prevede ricavi superiori a 4,4 miliardi (+20% nel triennio), utile netto a 1,9 miliardi (+45%) ed EPS a 2,4 euro. È atteso un raddoppio del dividendo fino a 2,1 euro per azione, per un rendimento cumulato superiore al 30%.

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