Primi segnali di dissenso, nella Striscia di Gaza, nei confronti di Hamas. Centinaia gazawi hanno manifestato contro la guerra e contro Hamas a Beit Lahya, nella Striscia di Gaza settentrionale. I partecipanti alla protesta hanno scandito slogan come "Hamas, fuori!" e "La gente di Gaza non vuole la guerra", secondo quanto hanno riferito i quotidiani israeliani Haaretz e Times of Israel e quello in lingua araba Asharq al-Awsat . Alcuni dimostranti hanno attaccato i media, tra cui Al-Jazeera, sostenendo che non stavano coprendo la loro manifestazione.
Medio Oriente: comincia a calare il consenso ad Hamas a Gaza
In serata, i social media hanno trasmesso video delle proteste notturne a Khan Younis e Jabaliya. Su Telegram ha iniziato a circolare un appello per una manifestazione di protesta che si dovrebbe svolgere oggi.
"Invitiamo tutti voi a prendere parte a una marcia popolare di rabbia, rifiutando la guerra in corso e chiedendo ad Hamas di allentare la presa sulla Striscia di Gaza, affinché la vita possa tornare alla sua gente e le nostre continue sofferenze possano finire", si legge nell'appello.
Intanto, nelle prime dichiarazioni rese dopo la sua liberazione, da parte dell'esercito israeliano, il palestinese Hamdan Ballal, co-regista del documentario premio Oscar No Other Land , ha detto che quello subito dai coloni è stato ''un attacco violento e l'obiettivo era uccidere''.
"Dopo aver vinto l'Oscar, non mi aspettavo di essere esposto a simili attacchi", ha continuato. Basel Adra, che ha lavorato con Hamdan Ballal in No Other Land , ha pubblicato una foto del regista dopo il suo rilascio, con gli occhi chiusi e la maglietta macchiata di sangue.
"Hamdan - ha scritto Adra - è stato rilasciato e al momento sta ricevendo cure in un ospedale di Hebron. È stato picchiato su tutto il corpo da soldati e coloni. I soldati gli hanno tenuto gli occhi bendati e le mani ammanettate per tutta la notte" .