Economia
Inflazione stabile a luglio 2025. Prezzi in rialzo per alimentari e trasporti, giù l’energia
Redazione

A luglio 2025 l’inflazione in Italia resta stabile all’1,7% su base annua, confermando il dato registrato a giugno. Lo rileva l’Istat nelle stime preliminari sui prezzi al consumo. A livello congiunturale, l’indice NIC (al lordo dei tabacchi) segna un +0,4%, trainato in particolare dai rincari nei settori alimentare, energetico e dei trasporti.
Inflazione stabile a luglio 2025. Prezzi in rialzo per alimentari e trasporti, giù l’energia
Nel dettaglio, tra i beni si osserva un’accelerazione dei prezzi alimentari (+3,8% su base annua, da +3,3% a giugno), in particolare per gli alimenti non lavorati come frutta (+8,8%) e verdura (+3,1%). Anche la carne registra un rialzo del 5,0%. Gli alimenti lavorati crescono del 3,1%, mentre i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona — il cosiddetto “carrello della spesa” — salgono complessivamente del 3,4%.
Sul fronte energetico, si accentua la discesa dei beni non regolamentati, con un -5,8% su base annua, nonostante una variazione congiunturale positiva (+1,6%). Calano i prezzi dell’energia elettrica nel mercato libero (-8,9%) e del gasolio per riscaldamento (-6,1%). In controtendenza i beni energetici regolamentati, il cui aumento rallenta ma resta rilevante (+16,7%, in calo rispetto al +22,6% di giugno).
I servizi mostrano una dinamica più articolata: rallentano quelli ricreativi e per la cura della persona (+2,6%) e i servizi ricettivi (-1,4% congiunturale), ma accelerano i prezzi dei trasporti (+3,4%) e dei servizi finanziari (+4,6%). Spicca il rincaro dei voli passeggeri (+7,4%) e del trasporto ferroviario (+0,2%).
L’inflazione di fondo — che esclude energetici e alimentari freschi — resta invariata al +2,0%, mentre quella al netto dei soli energetici cresce leggermente, dal +2,1% al +2,2%.
L’indice armonizzato IPCA, che include anche gli effetti dei saldi estivi, scende dell’1,0% su base mensile, ma conferma anch’esso un’inflazione annua dell’1,7%.
Nel complesso, i dati Istat confermano una dinamica dei prezzi sotto controllo, ma con segnali di tensione localizzati in comparti chiave come gli alimentari e i trasporti. L’inflazione acquisita per l’intero 2025 si attesta a +1,7% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo, delineando uno scenario di moderata crescita dei prezzi, con possibili implicazioni per le politiche dei redditi e i consumi delle famiglie.