Un nuovo studio pilota ha rivelato che masticare una gomma potrebbe rilasciare centinaia, se non migliaia, di microplastiche nella saliva. La ricerca, attualmente in fase di peer-review, verrà presentata al meeting biennale dell'American Chemical Society a San Diego e, una volta completata la revisione, si spera venga pubblicata sul Journal of Hazardous Materials Letters entro la fine dell'anno.
Le microplastiche nelle gomme da masticare: una nuova fonte di contaminazione?
"Il nostro obiettivo non è allarmare nessuno", ha dichiarato alla CNN il dottor Sanjay Mohanty, professore associato presso la Samueli School of Engineering dell'Università della California, Los Angeles. "Gli scienziati non sanno se le microplastiche siano pericolose per noi o meno. Non ci sono sperimentazioni sugli esseri umani. Ma sappiamo che siamo esposti alla plastica nella vita di tutti i giorni, ed è questo che volevamo esaminare qui".
Le microplastiche, frammenti di polimeri che variano in dimensioni da meno di 5 millimetri a 1 micrometro, sono già state individuate nel sangue, nei polmoni, nella placenta, nel cervello e nei testicoli umani. Questo ha spinto gli scienziati a indagare ulteriori fonti di esposizione, inclusa la gomma da masticare. "Il chewing gum è uno degli alimenti che abbiamo scelto perché è l'unico alimento in cui il polimero plastico è utilizzato come ingrediente", ha spiegato Mohanty alla CNN.
"Altri alimenti sono contaminati da microplastiche a causa del modo in cui vengono lavorati e confezionati". Il team ha analizzato 10 tipi di gomme diffuse negli Stati Uniti, suddivise equamente tra gomme sintetiche e naturali. Tuttavia, nessun prodotto riportava in etichetta informazioni dettagliate sulla composizione della base di gomma, rendendo difficile stabilire con precisione l'origine delle microplastiche rilevate. Un volontario ha masticato ciascuna gomma per quattro minuti, con la saliva raccolta ogni 30 secondi in provette. Il processo è stato ripetuto sette volte per ogni gomma. Alcuni campioni sono stati testati per 20 minuti, con raccolta della saliva ogni due minuti, per valutare l'influenza del tempo di masticazione.
I ricercatori hanno poi analizzato i campioni utilizzando metodi di filtrazione e microscopia. L'analisi ha mostrato che un solo grammo di gomma poteva rilasciare in media circa 100 microplastiche, con alcune gomme che ne rilasciavano fino a 637. Il 94% delle particelle veniva rilasciato entro i primi otto minuti di masticazione. Uno dei risultati più sorprendenti dello studio è stata l'assenza di una differenza significativa tra gomme sintetiche e naturali. La media di microplastiche rilasciate era di 104 per grammo nelle gomme sintetiche e 96 in quelle naturali. Entrambi i tipi di gomme rilasciavano prevalentemente quattro polimeri sintetici: poliolefine, politereftalati (PET), poliacrilammidi e polistireni, gli stessi materiali utilizzati per contenitori di plastica e imballaggi alimentari.
Il dottor David Jones, ricercatore della School of the Environment and Life Sciences dell'Università di Portsmouth, ha affermato alla CNN che la scoperta non è del tutto sorprendente: "Se sottoponiamo qualsiasi tipo di plastica a stress, che sia calore, attrito, luce solare, acqua di mare o, in questo caso, masticazione vigorosa, sappiamo che le microplastiche verranno rilasciate dal materiale plastico". Anche il dottor Leonardo Trasande, direttore del New York University Center for the Investigation of Environmental Hazards, ha sottolineato che i risultati potrebbero addirittura sottostimare la reale esposizione, poiché le tecniche analitiche non erano in grado di rilevare particelle più piccole di 20 micrometri. La mancanza di informazioni dettagliate sulla composizione delle gomme solleva ulteriori interrogativi.
Il dottor Oliver Jones, professore di chimica presso la RMIT University in Australia, ha affermato che è difficile stabilire con certezza la fonte delle microplastiche trovate nelle gomme naturali. "Dato che i produttori raramente dichiarano la composizione delle gomme, è difficile accertare la fonte delle microplastiche presenti nelle gomme da masticare naturali", ha dichiarato. Anche la presenza di politereftalati nelle gomme sintetiche è insolita, dato che questi materiali sono più comunemente utilizzati per bottiglie e contenitori alimentari.
La National Confectioners Association, un gruppo commerciale che rappresenta le aziende produttrici di gomme da masticare, ha dichiarato alla CNN: "La gomma da masticare è sicura da gustare, come lo è da oltre 100 anni. La sicurezza alimentare è la priorità numero uno per le aziende dolciarie statunitensi e le nostre aziende associate utilizzano solo ingredienti consentiti dalla FDA". Le agenzie di regolamentazione hanno spesso sostenuto che non vi siano prove definitive sugli effetti negativi delle microplastiche sulla salute umana.
Tuttavia, il dottor David Jones ha criticato questo approccio, affermando che è necessario un principio di precauzione: "Dovremmo adottare un approccio precauzionale e presumere che le microplastiche possano causare danni. Dobbiamo investire nella ricerca per capire come questo avrà un impatto sulla nostra salute ora, così da poter iniziare a mitigare le conseguenze". Anche se le implicazioni per la salute rimangono incerte, lo studio solleva nuove domande sull'impatto ambientale della gomma da masticare e sulla necessità di una maggiore trasparenza nella sua composizione. Nel frattempo, chi desidera ridurre la propria esposizione alle microplastiche potrebbe dover riconsiderare una delle abitudini più comuni: masticare una semplice gomma.