Ambiente
Eleganza in pericolo: la lotta per salvare le giraffe, i giganti gentili delle savane africane
Redazione
C’è qualcosa di incantato nella maestosità delle giraffe, un fascino che sfida il tempo e la natura. Con i loro colli allungati che sembrano accarezzare il cielo, questi giganti gentili percorrono le savane africane con una grazia che cattura l’immaginazione. Le loro macchie uniche, tracciate come opere d’arte dalla natura stessa, raccontano una storia di adattamento e resilienza.
Tuttavia, dietro questa bellezza senza pari, si cela una realtà drammatica: il futuro delle giraffe è sempre più incerto. Per la prima volta, potrebbero essere inserite nella lista americana degli animali in via di estinzione, una mossa storica che riflette l'urgenza di proteggere una specie in declino.
Eleganza in pericolo: la lotta per salvare le giraffe, i giganti gentili delle savane africane
Il Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti ha proposto di includere tre sottospecie di giraffe settentrionali nella lista degli animali a rischio ai sensi dell’Endangered Species Act (ESA), mentre altre due sottospecie dell’Africa orientale potrebbero essere dichiarate minacciate con protezioni personalizzate.
''Le protezioni federali per le giraffe contribuiranno a proteggere una specie vulnerabile, a promuovere la biodiversità, a sostenere la salute dell’ecosistema e a combattere il traffico di animali selvatici'', ha dichiarato Martha Williams, direttrice del Fish and Wildlife Service.
I numeri sono impietosi: negli ultimi decenni, infatti, le popolazioni di giraffe sono crollate.
Nel 1985 si stimavano oltre 150.000 esemplari, ma nel 2015 il numero è sceso a 98.000. Le giraffe settentrionali, in particolare, hanno subìto un calo devastante del 77%, passando da 26.000 individui nel 1985 a soli 6.000 oggi. La sottospecie dell'Africa occidentale è la più a rischio, con solo 690 esemplari rimasti. La giraffa reticolata, con una popolazione stimata di 15.985 esemplari, è concentrata al 99% in Kenya. Mentre quella Masai, un tempo diffusa, conta oggi circa 45.402 esemplari, un calo significativo rispetto agli anni ’70. Le cause del declino delle giraffe sono molteplici e complesse: perdita e frammentazione dell’habitat: la crescita della popolazione umana e l’urbanizzazione hanno ridotto drasticamente gli spazi naturali delle giraffe; bracconaggio e commercio illegale: le giraffe sono cacciate per la loro carne, la pelle, i peli delle code e per usi nella medicina tradizionale; cambiamenti climatici: la siccità e l’alterazione degli ecosistemi aumentano i conflitti tra fauna selvatica e comunità locali. “Il commercio internazionale di parti di giraffe, sebbene non sia la causa principale del declino, amplifica le altre minacce” sottolinea il Fish and Wildlife Service.
La proposta americana mira a ridurre il bracconaggio regolamentando l’importazione di trofei e prodotti derivati negli Stati Uniti e a incrementare i fondi per la conservazione, sostenendo ricerche e programmi di tutela nei Paesi africani. E vuole anche aumentare la consapevolezza globale sul declino delle giraffe e promuovere pratiche economiche sostenibili.
Le proposte del Fish and Wildlife Service arrivano in un momento critico, ma segnano anche una svolta nella conservazione delle giraffe. ''Questa azione non solo proteggerà le giraffe, ma garantirà che gli Stati Uniti non contribuiscano ulteriormente al loro declino” ha dichiarato Williams. Il futuro di queste spettacolari creature dipende dunque da decisioni coraggiose e dalla volontà di tutti noi di proteggere ciò che rende il nostro pianeta unico.