A maggio 2025 la produzione nelle costruzioni in Italia ha registrato una flessione dell’1,4% rispetto al mese precedente, secondo quanto riportato dall’Istat nel consueto aggiornamento mensile. Il dato, corretto per gli effetti stagionali, evidenzia un lieve indebolimento congiunturale, ma il bilancio trimestrale resta favorevole: nel periodo marzo-maggio, infatti, si osserva un incremento dell’1,5% rispetto ai tre mesi precedenti.
Costruzioni in rallentamento a maggio ma il settore mantiene un trend positivo nel trimestre
Nel confronto su base annua, la produzione del settore mostra segnali moderatamente positivi. L’indice corretto per gli effetti di calendario evidenzia a maggio un aumento del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2024, pur in presenza di un giorno lavorativo in meno (21 contro 22). Anche il dato grezzo conferma il trend in crescita, seppur più contenuto, con un +0,3%. Nei primi cinque mesi del 2025, l’incremento dell’indice corretto tocca il 4,0%, mentre quello grezzo si attesta a +1,7%.
Il report si inserisce nel quadro delle rilevazioni congiunturali previste dal Regolamento europeo (UE) 2019/2152 e dal Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1197, che fissano criteri uniformi per il monitoraggio del settore costruzioni nei Paesi UE. Dal 2024 l’Istat ha inoltre adottato una nuova metodologia per la stima dell’indice di produzione nelle costruzioni (IPC), basata principalmente sulle ore lavorate rilevate tramite le Casse edili e successivamente rivalutate tramite specifici coefficienti territoriali.
Il dato di maggio è ancora provvisorio e soggetto a revisioni nelle successive rilevazioni mensili e annuali. La metodologia prevede infatti che ogni nuova osservazione aggiorni l’intera serie storica, in particolare per quanto riguarda gli indici destagionalizzati e quelli corretti per effetti di calendario.
A titolo esemplificativo, il dato relativo ad aprile 2025 è stato rivisto al rialzo, con un aggiornamento della variazione congiunturale di +0,4 punti percentuali e di +0,7 punti su base tendenziale.
Nonostante la lieve contrazione di maggio, gli analisti sottolineano come la media trimestrale ancora in crescita e il trend tendenziale positivo siano segnali di una tenuta complessiva del settore. Tuttavia, il rallentamento evidenziato potrebbe riflettere l’impatto di fattori stagionali, metereologici o di contesto economico generale.