Esteri

Corea del Sud: arrestato il fondatore di Kakao Group

Redazione
 
La procura distrettuale di Seul ha annunciato oggi l'arresto di Brian Kim, 58 anni, fondatore del colosso della tecnologia Kakao che, nel volgere di pochi anni, ha superato il valore di 60 miliardi di dollari. Kim è stato arrestato sulla base dell'accusa di avere manipolato lo scorso anno il prezzo di azioni durante l' acquisizione, da parte del suo gruppo, di una grande agenzia di K-pop.
L'arresto è stato eseguito a distanza di poche ore da quando il tribunale distrettuale meridionale di Seul aveva approvato la richiesta della procura di emissione di un mandato di arresto, motivandolo con il timore che Kim potesse fuggire o distruggere le prove. La procedura penale in Corea del Sud concede ora ai pubblici ministeri un periodo di 20 giorni, entro i quali svolgere ulteriori indagini e, quindi, decidere se procedere ad una incriminazione formale.

Corea del Sud: arrestato il fondatore di Kakao Group

Secondo la procura, Kim avrebbe avere orchestrato e approvato piani per collaborare con l'operatore di un fondo di private equity allo scopo di manipolare il prezzo delle azioni dell'agenzia K-pop SM Entertainment, al fine di impedirne l'acquisto da parte di Hybe Corp., la società madre di un altro colosso del K-pop.
Kakao Corp. è nota soprattutto per la sua popolarissima app di chat mobile locale, chiamata Kakao Talk. Negli ultimi anni, l'azienda ha sfruttato la popolarità del suo servizio di messaggeria mobile per espandersi nei servizi bancari e di shopping online.
Oggi il prezzo delle azioni di Kakao è sceso di quasi il 5%.

Kim viene considerato un genio del settore digitale nella Corea del Sud. Il gruppo Kakao, creato da zero da Kim, secondi i dati governativi, dal lancio della sua app di chat nel 2010, ha raggiunto un valore complessivo di 86 trilioni di won (62 miliardi di dollari).
Kim, che ha respinto ogni accusa, è il maggiore azionista di Kakao Corp, con una quota del 24% controllata da lui o da entità affiliate.
Un eventuale epilogo negativo per Kim dell'inchiesta potrebbe anche mettere a repentaglio il controllo da parte del gruppo Kakao sulla divisione bancaria online KakaoBank Corp, poiché le norme finanziarie del Paese impediscono a chi è stato condannato per reati finanziari di possedere una quota superiore al 10% in una banca.
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