Economia

Confindustria Lombardia: calo delle dimissioni, salari in crescita e l'IA conquista le imprese

Redazione
 
Confindustria Lombardia: calo delle dimissioni, salari in crescita e l'IA conquista le imprese

Il mercato del lavoro lombardo si presenta in salute, mostrando segnali di maturità e adattabilità in un contesto di incertezza economica. È quanto emerge dall'edizione 2025 dell'Indagine sul Lavoro "I numeri per le risorse umane", realizzata da Confindustria Lombardia.

Confindustria Lombardia: calo delle dimissioni, salari in crescita e l'IA conquista le imprese

Lo studio, condotto annualmente tra le imprese associate del sistema confindustriale, quest'anno ha dedicato un focus particolare all'introduzione dell'intelligenza artificiale (IA) e alle competenze necessarie per la sua adozione. L'indagine ha coinvolto oltre 700 aziende in Lombardia, rappresentando un totale di 150mila dipendenti distribuiti nelle nove territoriali del sistema confindustriale lombardo.

Commentando i risultati, il Presidente di Confindustria Lombardia, Giuseppe Pasini (in foto), ha espresso soddisfazione, affermando che "l'indagine regionale di Confindustria Lombardia restituisce una fotografia di un mercato del lavoro maturo e performante, in grado di adattarsi al contesto di incertezza".

Pasini ha sottolineato come i risultati ottenuti, tra cui un tasso di disoccupazione regionale al 3,7% nel 2024, siano "frutto del lavoro di sistema portato avanti in sinergia costante con le istituzioni regionali, in particolare sul fronte della riduzione del gap tra domanda e offerta di lavoro, e del senso di responsabilità delle imprese".

 Ha inoltre evidenziato che, nonostante le difficoltà, le aziende "mettono a budget aumenti retributivi e si adattano dal punto di vista organizzativo alle richieste del mercato riuscendo a invertire il trend delle dimissioni (tasso turnover volontario al 5,4% nel 2024)".

Un dato saliente dell'indagine è il crescente interesse delle imprese lombarde verso l'Intelligenza Artificiale. Dal focus dedicato all'IA, emerge che ben il 59% delle aziende lombarde ha già adottato (12%) o sta valutando di adottare (il restante 47%) strumenti basati sull'intelligenza artificiale. Pasini ha rimarcato questa tendenza, aggiungendo che "emerge inoltre una grande attenzione nei confronti dell’innovazione e delle nuove tecnologie: quasi il 60% delle imprese lombarde abbraccia progressivamente strumenti come l’Intelligenza artificiale nella consapevolezza che queste soluzioni rappresentano uno stimolo alla produttività e alla creatività, utili a migliorare l’efficienza aziendale, e non un incentivo alla riduzione del personale".

Tra le principali difficoltà riscontrate dalle imprese nell'adozione dell'IA, la complessità tecnica (37%) e la carenza di competenze interne (36%) si posizionano ai primi posti. Per superare queste lacune e facilitare l'integrazione delle nuove tecnologie, il 27% delle aziende si è attivato per acquisire le competenze necessarie. In particolare, il 20% ha scelto di formare il personale interno, l'11% si è rivolto a consulenti e fornitori esterni, e solo il 3% sta attivamente ricercando e assumendo personale già in possesso di queste competenze.

Per le aziende lombarde che hanno già implementato soluzioni di Intelligenza Artificiale, i principali ambiti di applicazione sono l'analisi e la gestione dei dati (50% delle imprese), l'automazione dei processi produttivi (28%), la Ricerca e Sviluppo (28%), la gestione delle risorse umane (24%) e il supporto clienti (24%).

Un'ottima notizia per le imprese lombarde è la significativa inversione di tendenza nel tasso di turnover volontario. Nel 2024, la percentuale di uscite per dimissioni sul totale del personale in forza a inizio anno si è attestata in Lombardia al 5,4%, un dato che segna una decisa contrazione dopo cinque anni di crescita costante: la percentuale era infatti salita ininterrottamente dal 4,2% pre-Covid (2019) al 6,4% del 2023. Sul fronte delle retribuzioni, le imprese lombarde hanno mostrato un chiaro impegno a sostenere il potere d'acquisto dei lavoratori.

quest'anno, le aziende hanno messo a budget incrementi retributivi pari al +3,1%, con percentuali che oscillano tra il +3,0% per gli operai e il +3,4% per impiegati e dirigenti. Questa dinamica è in linea con l'andamento nazionale stimato dal Centro Studi di Confindustria, che prevede un +2,9% per il 2024 e un rafforzamento al +3,3% nel biennio 2025-26.

Infine, l'indagine rileva una stabilizzazione della diffusione e dell'utilizzo dello smart working. Quasi la metà delle imprese lombarde (47%) ha ormai introdotto questa modalità lavorativa, e a usufruirne è il 28% dei lavoratori. Questo dato conferma come il lavoro agile sia diventato una componente strutturale dell'organizzazione aziendale in Lombardia.

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