Salute

Clinica "Villa Mafalda", intervista al dottor Marcello Chiocchi

Redazione
 
Clinica 'Villa Mafalda', intervista al dottor Marcello Chiocchi

"La TAC coronarica (o Cardio TC o TAC Cardiaca) è un esame diagnostico a bassa invasività che consiste in una tomografia assiale computerizzata (TAC) con mezzo di contrasto. È un vero e proprio esame salvavita".
Così, il dottor Marcello Chiocchi, laureato di Medicina e Chirurgia e specializzato in Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dove consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Procedure Interventistiche e il Master di II livello in Tecniche Endovascolari.
È dirigente di I livello presso l’Unità di Diagnostica per Immagini del Policlinico Tor Vergata di Roma, è membro della SIRM, la Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica. Autore di numerosi articoli scientifici di fama nazionale ed internazionale, svolge la sua attività professionale presso la clinica Villa Mafalda di Roma.

Clinica "Villa Mafalda", intervista al dottor Marcello Chiocchi

Che cos’è la coronopatia?

È una malattia che interessa i vasi che si estendono sulla superficie del cuore, al quale trasportano sangue e ossigeno per nutrirlo e permettergli di svolgere le sue funzioni. Ha origine arteriosclerotica e determina la formazione di placche ateromasiche all’interno dei vasi. La placca ateromasica può avere diverse caratteristiche: può essere di natura calcifica, molto frequente in un paziente diabetico o in un fumatore, che tende a rimanere stabile, come se immaginassimo del calcare nei tubi, ma che può lentamente crescere e determinare un danno; oppure la placca è di natura lipidica, fatta prevalentemente di colesterolo, che è instabile, vulnerabile: repentinamente può cambiare la sua morfologia, rompersi, sanguinare e determinare un infarto in maniera acuta. Questo è uno dei vantaggi della Cardio TC, che non individua solo la stenosi, ma caratterizza il tipo di placca e questo è molto importante per modulare la terapia.

Quali sono i sintomi?

La sindrome coronarica grave causa un dolore acuto toracico, determinato da una significativa stenosi o addirittura l’occlusione di un vaso coronarico, che provoca l’infarto. Quando il dolore si ripete nel tempo, si parla di angina: il paziente lo individua, lo percepisce, ma spesso lo sottovaluta, perché può insorgere in relazione ad uno sforzo, anche lieve od anche in condizioni di riposo, magari dopo un pasto, al risveglio. Questi dolori anginosi possono essere spesso mis-diagnosticati o comunque fraintesi con una serie di altre patologie, perché il dolore toracico abbraccia tantissime altre problematiche, che ad esempio possono riguardare il reflusso gastroesofageo, la gabbia toracica o può essere causato da una pleurite o da una polmonite.

Quale apporto ha dato la tecnologia alla sua attività professionale?


È stata molto importante. La Cardio TC studia i vasi del cuore, che sono molto piccoli, da uno a tre millimetri. L’imaging deve fotografare – tra virgolette – un organo in movimento. È chiaro, quindi, che avere un’immagine diagnostica ferma, che rilevi il dettaglio anatomico, è fondamentale. La performance dello scanner è importantissima. Quando, in Italia, è cominciata questa metodica, nel 2003-2004, le Cardio TC venivano fatte a otto o sedici strati, il che comportava un movimento molto più lento della macchina. Oggi, operiamo con velocità elevatissime, tanto da acquisire l’intero volume del cuore in un solo battito. Questo fatto, oltre a migliorare l’imaging, la qualità diagnostica, permette anche di acquisire pazienti che hanno battiti elevati o battiti aritmici – cosa che prima non era possibile – perché lo scanner si sincronizza in qualche modo ai movimenti del cuore. L’IA, poi, ha migliorato il post-processing delle immagini: quando abbiamo immagini inficiate da artefatti, l’IA le va a migliorare.

A Villa Mafalda utilizzate questo tipo di tecnologia?

È uno dei pochi centri in Europa che ha installato un modello della Siemens, uno scanner di ultimissima generazione, in termini di risoluzione temporale e spaziale eccellente, integrato con un algoritmo unico di IA. Si riduce, così, anche il tempo delle radiazioni, perché più è veloce lo scanner, si ha bisogno di meno tempo per le acquisizioni delle immagini. Così come si riduce molto la dose del mezzo di contrasto da iniettare al paziente rispetto agli standard che occorrevano per gli scanner non di ultima generazione.

Quando si prescrive la Cardio TC?

Ha un’importanza sempre più crescente nei confronti dei pazienti che hanno una sospetta malattia coronarica, ma adesso viene prescritta anche per i pazienti che hanno fattori di rischio basso o intermedio, secondo le Linee Guida europee. Quindi, parliamo anche di pazienti totalmente asintomatici, perché la Cardio TC ci permette di rilevare precocemente le placche coronariche e questo è un vantaggio assoluto sulla malattia.

È un vero e proprio sistema di prevenzione?

Assolutamente, sì. Riuscire ad individuare nel paziente asintomatico placche che non necessariamente prevedono un trattamento invasivo, significa intervenire subito con una terapia medica ed un cambiamento dello stile di vita che sicuramente lo porteranno ad evitare l’evoluzione ischemica, prima fra tutte l’infarto del miocardio.

Per questo viene definito un esame salvavita?

Esattamente. A Villa Mafalda, tra l’altro, da circa un anno abbiamo implementato una campagna di prevenzione e devo dire che tantissimi pazienti asintomatici sono venuti appunto in prevenzione per fattori di rischio vari: la ipercolesterolemia, il diabete, il fumo, l’obesità, la familiarità.

La Cardio TC ha controindicazioni?

Sono legate esclusivamente all’erogazione di raggi X – quindi è preclusa alle donne in stato di gravidanza – ed al mezzo di contrasto, un farmaco che viene somministrato per via endovenosa ed eliminato dal sistema renale. Un paziente con insufficienza renale va valutato, considerando che se questa non è severa, si modula la dose e si accompagna la somministrazione, prima e dopo, con un farmaco anche semplicemente idratante. Consideri poi che con gli scanner di ultima generazione si somministrano 40 ml di mezzo di contrasto, circa la metà rispetto ad una TC che non si avvale di strumenti così performanti.

Negli ultimi anni i casi di coronopatie sono aumentati?

Sì, ma dobbiamo considerare che è aumentata anche la prevenzione: le vediamo di più rispetto al passato, perché le studiamo di più. I cardiologi, che sono a conoscenza dei vantaggi della Cardio TC, ne prescrivono tantissime.

Ne soffrono più gli uomini o le donne?

A livello anagrafico, l’uomo è soggetto a questa patologia prima della donna, che ha una protezione ormonale importante fino alla menopausa. Però, una donna che ha una forte familiarità o un aumento di colesterolo, può avere lo stesso rischio del paziente maschile.

Lo stress incide?

Sì, perché c’è un’attivazione ormonale che può peggiorare lo stato vascolare in generale ed in particolare le coronarie. Ha sicuramente un suo ruolo, ma non si sa ancora bene quanto da solo possa influire o non si aggiunga ad altri fattori di rischio.

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