Giornata all'insegna del nervosismo per i mercati della regione Asia-Pacifico, con Seul che continua a registrare confortanti risultati, dopo le elezioni presidenziali. A generare timori sono i dati relativi alle le assunzioni nel settore privato negli Stati Uniti, che hanno hanno raggiunto il livello più basso in oltre due anni, alimentando il timore che l’incertezza sulla politica commerciale possa pesare sulla più grande economia mondiale.
Borse: nervosismo sui mercati asiatici, con Seul che estende i guadagni
I mercati sudcoreani hanno esteso i guadagni della sessione precedente, con l’indice di riferimento Kospi che è aumentato dell'1,33% dopo aver toccato in precedenza il massimo degli ultimi 10 mesi. Bene anche il titolo a piccola capitalizzazione Kosdaq, che è salito dello 0,79%.
L’ indice di riferimento giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,42%, mentre l’indice Topix più ampio ha perso l′1,02%. L’indice S&P/ASX 200 australiano è sceso dello 0,14%.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è cresciuto dello 0,46%, mentre il CSI 300 della Cina continentale è rimasto pressoché invariato.
I futures statunitensi sono rimasti pressoché invariati dopo che il Dow Jones Industrial Average ha interrotto una serie positiva durata quattro giorni.
Durante la notte negli Stati Uniti , il Dow Jones, che comprende 30 titoli, ha perso 91,90 punti, pari allo 0,22%, chiudendo a 42.427,74. L’indice S&P 500 è avanzato dello 0,01% e ha chiuso a 5.970,81, mentre il Nasdaq Composite è salito dello 0,32%, attestandosi a 19.460,49.