Borse: in picchiata le azioni nel mercato di Seul

Redazione

Il mercato azionario sudcoreano ha registrato oggi la sua peggiore seduta dalla crisi finanziaria globale del 2008, trascinato dai titoli tecnologici crollati per i timori di recessione negli Stati Uniti.
L'indice azionario di riferimento KOSPI ha chiuso la sessione in calo dell'8,8% a 2.441,55, il più grande in termini percentuali dal 24 ottobre 2008.
Nel corso della sessione, il KOSPI è sceso fino al 10,8%, innescando per la prima volta da marzo 2020 i cosiddetti circuit breaker, i blocchi delle negoziazioni che si attivano quando l'indice scende o sale di oltre l'8% e interrompono le negoziazioni di azioni e derivati per 20 minuti.

Borse: in picchiata le azioni nel mercato di Seul

I colossi del settore dei microprocessori Samsung Electronics e SK Hynix hanno perso rispettivamente il 10,3% e il 9,9%, inseguendo le pesanti perdite del Philadelphia Semiconductor Index (.SOX), apre una nuova scheda.
Nel più ampio mercato asiatico, l'indice MSCI Asia Pacific ex-Japan è sceso di oltre il 2%, mentre il Nikkei è sceso del 12,4%.

In precedenza, le autorità sudcoreane avevano rilasciato diverse dichiarazioni per calmare il sentiment degli investitori, con il ministro delle Finanze che si era impegnato a rispondere all'accresciuta volatilità del mercato secondo un piano di emergenza.

La moneta sudcoreana, il won sudcoreano, oggi si è indebolito di oltre l'1%, rispetto al massimo degli ultimi due mesi toccato venerdì, poiché gli investitori stranieri hanno venduto azioni locali per un valore di 1,5 trilioni di won (1,09 miliardi di dollari), nella loro più grande svendita in due anni e mezzo.