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La Banca del Giappone lancia un allarme sul rapporto tra tassi e crediti

Redazione
 
La Banca del Giappone lancia un allarme sul rapporto tra tassi e crediti
La redditività degli istituti finanziari giapponesi è diminuita significativamente negli ultimi 25 anni, rendendoli vulnerabili a potenziali perdite derivanti da eventuali bruschi aumenti dei tassi di interesse. Lo afferma, in una nota, la Banca centrale giapponese, sostenendo che mentre molte aziende hanno aumentato i prestiti a lungo termine a tasso fisso per trarre vantaggio dai tassi di interesse estremamente bassi del Giappone, alcune hanno registrato profitti lenti.

La Banca del Giappone lancia un allarme sul rapporto tra tassi e crediti

I prestiti bancari alle imprese a basso profitto potrebbero inasprirsi man mano che i tassi di interesse inizieranno a salire, ha affermato la BOJ in una rapporto che ha esaminato l’impatto che un prolungato allentamento monetario ha avuto sul sistema bancario giapponese.
"La redditività delle istituzioni finanziarie è diminuita drasticamente negli ultimi 25 anni", e alcuni istituti di credito regionali sono diventati più vulnerabili allo stress, afferma il rapporto.

"Se i tassi di interesse aumentassero bruscamente in un breve periodo di tempo, gli istituti finanziari potrebbero subire perdite latenti sui loro titoli in portafoglio", il che a sua volta potrebbe scoraggiarli dal concedere prestiti, si legge nel rapporto, redatto come parte di una revisione globale che la BOJ sta conducendo sui pro e contro delle passate misure di allentamento monetario.

La valutazione sottolinea l'attenzione della BOJ su come le prospettive di aumento dei tassi di interesse potrebbero influenzare il settore bancario giapponese, che ha resistito a un lungo periodo di tassi estremamente bassi.
Dall’implementazione di un massiccio programma di acquisto di asset nel 2013, la BOJ ha mantenuto i tassi di interesse estremamente bassi attraverso un programma di stimoli radicali per portare l’inflazione al suo obiettivo del 2%.

Mentre la politica ultra-espansiva ha aiutato le aziende abbassando i costi di finanziamento, ha eroso i profitti delle istituzioni finanziarie schiacciando il margine che guadagnano attraverso i prestiti.
Con un allontanamento epocale dallo stimolo monetario radicale, la BOJ ha posto fine a otto anni di tassi di interesse negativi a marzo. Ha anche accennato a ulteriori aumenti del tasso di riferimento a breve termine rispetto ai livelli attuali attorno allo zero.
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