Il trasporto marittimo, responsabile di circa il 3% delle emissioni globali di CO₂, si conferma una delle sfide più critiche nella lotta al cambiamento climatico. Con il 90% delle merci mondiali trasportate via nave, la decarbonizzazione del settore è cruciale. In risposta a questa esigenza, colossi come Amazon e Ikea, insieme ad altre 36 aziende, hanno aderito alla Zero Emissions Maritime Buyers Alliance (Zemba), un'iniziativa coordinata dall’Aspen Institute, volta a promuovere carburanti sostenibili come l’e-metanolo e l’idrogeno.
Un impegno concreto per gli e-fuel
L’obiettivo principale di Zemba è incentivare l’adozione di e-carburanti prodotti da elettricità rinnovabile e anidride carbonica, superando i costi ancora elevati di queste tecnologie grazie alla domanda aggregata dei membri dell’alleanza. "Non siamo disposti a pagare automaticamente un premio per la sostenibilità, ma siamo pronti a co-creare soluzioni e condividere gli investimenti necessari", ha spiegato Elisabeth Munck af Rosenschöld, responsabile della sostenibilità presso Inter Ikea Group.
Carl Berger, a capo delle operazioni di sostenibilità ed esportazione di Amazon Global Logistics, ha aggiunto: "Questo è il modo per mettere in pista un percorso verso le zero emissioni".
Numeri e tempistiche del progetto
L’iniziativa prevede l’avvio di contratti triennali per il trasporto con e-fuel a partire dal 2027, coprendo un volume di merce equivalente a 1,4 milioni di container da 6,1 metri lungo la tratta Shanghai-Los Angeles. Secondo le stime di Zemba, l’operazione potrebbe ridurre 470.000 tonnellate di emissioni di gas serra, un passo significativo nella lotta al riscaldamento globale e nella tutela della salute umana.
Parallelamente, compagnie di navigazione come Maersk, Evergreen, e Ocean Network Express stanno investendo in nuove navi alimentate a e-metanolo e cercando di garantire una fornitura stabile di questo carburante.
Sfide e incentivi per la decarbonizzazione
Gli e-fuel, pur rappresentando una soluzione sostenibile, hanno costi superiori rispetto ai combustibili fossili tradizionali. Tuttavia, i membri dell’alleanza sono disposti a pagare un premio per sostenere il mercato. "Una volta che il mercato prenderà slancio, inizieremo a vedere questi costi scendere", ha dichiarato il CEO dell’alleanza, Ingrid Irigoyen.
Lo sviluppo di questa iniziativa potrebbe essere agevolato dalle nuove normative internazionali in materia di trasporto marittimo. L’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), infatti, introdurrà ad aprile una regolamentazione globale per ridurre l’intensità di gas serra nei carburanti marittimi. Le norme prevedono una riduzione progressiva delle emissioni, l’introduzione di un sistema di tariffe per la CO₂ e incentivi per chi utilizza carburanti a zero emissioni.
Un futuro sostenibile per il trasporto marittimo
L’alleanza punta a creare un modello virtuoso, capace di stimolare investimenti in tecnologie sostenibili e di rendere gli e-fuel accessibili su larga scala. Questo sforzo congiunto, sostenuto da aziende come Unilever, Michelin, Amazon e Ikea, rappresenta un importante passo verso la decarbonizzazione del trasporto marittimo, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici globali.
Come evidenziato da Munck af Rosenschöld, "Il traguardo di abbandonare i combustibili fossili è ambizioso, ma indispensabile". Una sfida che richiede innovazione, collaborazione e una visione a lungo termine per affrontare le complessità ambientali ed economiche del settore.