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Tor Vergata inaugura il primo corso di laurea in Medicina Veterinaria del Lazio
L’Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha inaugurato questa mattina il primo corso di laurea in Medicina Veterinaria nel Lazio, alla presenza dei ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste) e Orazio Schillaci (Salute). Il corso, attivo dall’anno accademico 2024-2025, rappresenta una novità assoluta per la regione e una risposta concreta alle esigenze del territorio e del panorama nazionale.
Un corso in linea con il concetto di One Health
Il corso è progettato secondo il principio di One Health, che integra la salute degli animali, degli esseri umani e dell’ambiente in una visione globale e sostenibile. Come ha sottolineato il rettore di Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron (nella foto), “in un’epoca in cui zoonosi come il Covid-19 e l’influenza aviaria dimostrano l’interconnessione tra le specie, il nostro corso mira a formare professionisti capaci di prevenire e gestire emergenze sanitarie globali”.
Le prime lezioni, iniziate a novembre, vedono la partecipazione di 80 studenti selezionati tra oltre 900 candidati. “Le nostre strutture d’eccellenza, come l’Ospedale veterinario Gregorio VII e l’azienda agricola Maccarese, offriranno agli studenti un’esperienza unica, integrando teoria, pratica e ricerca applicata fin dai primi anni di studio”, ha aggiunto Levialdi Ghiron.
L’importanza del corso per il territorio
Con oltre 60 milioni di animali da compagnia in Italia – di cui il 10% nel Lazio – e oltre 40mila allevamenti zootecnici nella regione, la necessità di formare veterinari altamente qualificati è sempre più evidente. Oltre a rispondere alla crescente domanda di professionisti per la cura degli animali d’affezione, il corso punta a fornire competenze specialistiche nella gestione della salute degli animali da reddito, nella sicurezza alimentare e nella prevenzione delle zoonosi.
Secondo i dati Fnovi, l’Italia conta già 35mila veterinari, ma le sfide emergenti richiedono sempre più figure specializzate in ambiti come la medicina traslazionale e lo sviluppo farmaceutico, settori nei quali il Lazio ospita centri di eccellenza.
Le dichiarazioni dei ministri
Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, ha definito il corso “un traguardo storico”. Ha spiegato che l’iniziativa risponde alle necessità di formare professionisti qualificati per migliorare il benessere animale, la salute pubblica e la produzione agroalimentare. “Il ruolo del veterinario è cruciale. Questo corso non solo risponde alle esigenze del territorio, ma rappresenta anche un’opportunità per i giovani, offrendo loro prospettive occupazionali significative”.
Orazio Schillaci, ministro della Salute ed ex rettore di Tor Vergata, ha evidenziato il valore strategico del corso: “L’attivazione del corso di laurea offre finalmente ai giovani del Lazio la possibilità di formarsi senza dover migrare in altre regioni. Inoltre, promuove il concetto di One Health, riconoscendo che il 60% delle malattie infettive emergenti sono zoonosi e il 75% dei nuovi patogeni umani hanno origine animale”.
Schillaci ha ricordato come il ministero della Salute abbia istituito un Dipartimento One Health per coordinare gli sforzi nazionali in questo ambito e affrontare sfide globali come l’antimicrobico-resistenza. “Roma, con la presenza di istituzioni come la Fao e il World Food Programme, è un laboratorio ideale per sviluppare politiche innovative e formare professionisti capaci di coniugare dimensione locale e sfide globali”.
Un progetto che guarda al futuro
L’inaugurazione di questo corso rappresenta non solo un progresso accademico, ma anche un passo avanti strategico per la sostenibilità e lo sviluppo del territorio. “Il nostro obiettivo è formare professionisti di alto livello, in grado di garantire il benessere degli animali, la salute pubblica e la sicurezza alimentare, contribuendo a un futuro più sano e sicuro”, ha concluso Levialdi Ghiron.
Con una visione che integra ricerca, formazione e impatto sociale, il corso di Medicina Veterinaria di Tor Vergata si candida a diventare un punto di riferimento accademico per il Lazio e per l’Italia intera, affrontando le grandi sfide globali attraverso competenze specialistiche e innovative.