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Sangalli (Confcommercio): "Trasporti e logistica temi strategici della geopolitica"

 
L'intervento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha dato il via alla prima giornata del Forum Internazionale di Conftrasporto che si tiene a Roma oggi e domani nella sede nazionale di Confcommercio di Piazza Belli. Il presidente di Confcommercio ha iniziato il suo intervento ringraziando il Ministro Matteo Salvini, "per essere qui oggi con noi e per come interpreta, ogni giorno, le politiche infrastrutturali e dei trasporti, realtà abilitanti per la competitività del Paese, con capacità di visione strategica e di fare sistema, insieme alla concreta cultura del fare”. "Appuntamenti come il Forum di oggi - ha detto Sangalli - ci aiutano a declinare le esigenze e le aspirazioni delle nostre imprese nel quadro ampio del contesto globale. Parlare di trasporti e di logistica significa affrontare i temi strategici della geopolitica, dei nuovi equilibri nel commercio internazionale, delle transizioni gemelle, e non senza costi, del digitale e della sostenibilità. E’ questa la responsabilità di chi interpreta l’essere e il fare rappresentanza, con l’instancabile scelta per il confronto e per le proposte, come fanno da sempre Confcommercio e Confrasporto. Consentitemi, quindi, di proporre qualche breve riflessione, che articolo su tre concetti riassumibili in 3 C: le C di Commercio, Cambiamento e Capacità. Parto dalla C di Commercio, una scelta che potrebbe sembrare forse insolita in un Forum come questo, ma che è del tutto normale perché nella storia dell’uomo Commercio e Trasporti sono sempre state due facce della stessa medaglia.

Lo ha richiamato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la nostra Assemblea Generale lo scorso giugno. Quella che oggi chiamiamo internazionalizzazione trova proprio nei “mercanti” la sua origine. Da loro, infatti, sono nati i primi servizi postali, i primi sistemi di trasporto, quella che oggi chiamiamo la logistica. Ed è quindi naturale che il mondo dei trasporti e del commercio riescano a trovare un percorso di rappresentanza unitario nel sistema del terziario di mercato. Un grande corpo intermedio, qual è la Confcommercio, ha il dovere di lavorare in squadra in modo inclusivo e integrato. Pensiamo a Conftrasporto, che è cresciuta negli anni, acquisendo un’identità forte e rappresentativa, che si è progressivamente espansa, fino a considerare tutti gli operatori del trasporto: stradale, marittimo, ferroviario, dalla piccola impresa di autotrasporto ai grandi operatori globali. E in modo inclusivo e integrato abbiamo lavorato insieme, Conftrasporto e Confcommercio, su tanti tavoli, su tante iniziative condivise. A partire proprio da questo Forum. Penso, poi, ad esempio, alla stessa Fondazione Centro Studi Economia Logistica e Infrastrutture, che è nata per mettere assieme i principali protagonisti della logistica e dei trasporti. Credo, caro Ministro che questa può essere una esperienza di conoscenza e proposta, a disposizione di chi come il tuo Ministero presidia le politiche per i trasporti, per la logistica e per le infrastrutture. Oggi si affronteranno le ragioni concrete dei nostri imprenditori del settore, insieme ai grandi temi come quelli delle reti,  dei corridoi e dell’accessibilità. A questo proposito, dopo la C di commercio, arrivo quindi alla seconda C del mio ragionamento: quella di Cambiamento. Lo ricordavo prima, lo scenario globale politico ed economico per decenni ci è sembrato stabile, ora si sta ridefinendo. Penso alla recente “crisi del Mar Rosso”, che ha messo a dura prova la tenuta del sistema logistico globale, con deviazioni, ritardi e costi più alti.

Oggi e in futuro dovremo sempre più fare i conti con le “strozzature delle reti” - come ha ribadito proprio oggi il Presidente Pasquale Russo su un importante quotidiano economico -, strozzature dicevo, dai canali di Suez e Panama allo stretto di Malacca, attraverso cui passa un quarto del commercio marittimo.  Lo ha richiamato anche il Vice Presidente di Conftrasporto Gian Enzo Duci: c’è un “cambio di rotta” delle dinamiche internazionali.  Basti pensare all’aggressività della Cina: dalla "Nuova Via della Seta", ai significativi investimenti sul Mediterraneo, sul "Mare Nostrum" (in realtà, purtroppo, sempre meno nostro), con progetti che vanno dal porto del Pireo fino al Nord Africa. E qui arriviamo, dopo Commercio e Cambiamento, alla terza C del ragionamento, che è quella di Capacità.   Capacità perché, in questo contesto di continui cambiamenti, dobbiamo essere capaci, cioè in grado di trovare soluzioni condivise e sicure per restare integrati nei commerci internazionali. Soluzioni condivise e sicure ma anche soluzioni giuste, sulla questione dei valichi alpini, dal Brennero al tunnel del Monte Bianco, per cui si potrebbe riconsiderare l'idea di una seconda galleria, per proteggere la tenuta del sistema economico, a partire da quello di quest'area cruciale. Certo, soluzioni giuste, ma anche soluzioni sostenibili. 

Sostenibilità che deve essere sia ambientale che economica e sociale, altrimenti non è: non è perché non ha un impatto di lungo periodo e non si trasforma in una reale opportunità per le nostre imprese. Serve la capacità di trovare soluzioni condivise, sicure, giuste, sostenibili, quindi, che ci consentano di rispondere a tutto quello che, magari non possiamo prevedere fino in fondo, ma che certamente dobbiamo, poi, comunque affrontare". "Questo significa capacità di diversificare i mercati, ma anche puntare sull’accessibilità delle diverse aree del Paese, che per una Confcommercio che è la rappresentanza economica nelle città e delle città, non può che essere un tema centrale. L’accessibilità è un tema di “democrazia sostanziale” e che certamente dipende dalla qualità del sistema dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture dell’ultimo miglio”.  Ma anche qui occorre lo sguardo presbite, occorre inserirlo nel contesto più ampio e con una batteria di dati vasta e affidabile. In risposta anche a questa esigenza abbiamo avviato con l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) un'iniziativa informativa che è utile per continuare a collegare i trasporti alla geopolitica. E solo rimanendo “collegati” possiamo costruire assieme un futuro migliore per il settore dei trasporti, per l’economia, per il nostro Paese, per tutti. Confcommercio c’è, Conftrasporto c’è, anzi, si muove"!

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