Economia

Produzione industriale in ripresa ad aprile 2025: segnali di stabilizzazione, ma restano ombre sui beni strumentali

di Luca Andrea
 
Produzione industriale in ripresa ad aprile 2025: segnali di stabilizzazione, ma restano ombre sui beni strumentali
Dopo mesi di segnali contrastanti, l’industria italiana prova a rialzare la testa. Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, ad aprile 2025 l’indice destagionalizzato della produzione industriale segna un aumento dell’1,0% rispetto al mese precedente. Una crescita che, seppur ancora contenuta, porta con sé un cauto segnale di inversione di tendenza rispetto alla stagnazione osservata nei mesi scorsi.

Nel dettaglio, la dinamica positiva interessa quasi tutti i comparti principali: +1,8% per i beni di consumo, +0,8% per i beni strumentali, +0,2% per i beni intermedi. L’unico segmento che resta fermo ai blocchi di partenza è quello dell’energia, che registra una variazione nulla rispetto a marzo. Anche nel confronto trimestrale – febbraio-aprile – la tendenza appare incoraggiante: +0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.

Il dato forse più significativo è però quello su base tendenziale: rispetto ad aprile 2024, la produzione industriale cresce dello 0,3% (dato corretto per gli effetti di calendario, con 20 giorni lavorativi sia nel 2024 che nel 2025). Si tratta di una variazione modesta, ma importante: è il primo segnale di risalita dopo una fase prolungata di cali, che aveva alimentato timori di rallentamento strutturale nel settore manifatturiero italiano.

A trainare la ripresa tendenziale sono l’energia (+1,8%) e i beni di consumo (+1,1%), mentre risultano in contrazione i beni intermedi (-0,4%) e soprattutto i beni strumentali (-0,7%), indicatore spesso sensibile agli investimenti industriali e dunque considerato barometro delle aspettative imprenditoriali.

Tra i settori che mostrano le performance migliori su base annua spiccano:

• Industria del legno, carta e stampa: +4,7%

• Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria: +4,3%

• Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica: +3,3%


Sul versante opposto, le peggiori flessioni interessano comparti chiave della manifattura:

• Prodotti farmaceutici: -11,0%

• Mezzi di trasporto: -9,5%

• Coke e prodotti petroliferi raffinati: -5,0%


Il recupero di aprile è accolto con un cauto ottimismo dagli analisti, che lo interpretano come un primo passo verso una stabilizzazione del quadro produttivo. Tuttavia, la fragilità di alcuni comparti industriali – in particolare quelli legati all’export o alla domanda di investimento – lascia intendere che il cammino verso una crescita robusta e diffusa sia ancora lungo.

Per rafforzare questa tendenza positiva, sarà cruciale il sostegno della domanda interna e l’efficace utilizzo delle risorse legate al PNRR, soprattutto in ambiti come la transizione digitale ed ecologica, capaci di riattivare investimenti nei settori più innovativi.
 
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