Prosegue anche ad aprile la lenta risalita dell'inflazione: +0,2% su base mensile e +2% su base annua (era +1,9% a marzo). Così la stima preliminare diffusa dall'Istat (link al documento completo in pdf), che “vede” i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona in aumento da +2,1% a +2,6% su base annua, mentre la crescita tendenziale dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto rallenta da +1,9% a +1,6%. La crescita tendenziale dei prezzi dei beni si attenua (da +1,5% a +1,1%), mentre quella dei servizi si accentua (da +2,5% a +3%). L'inflazione acquisita per il 2025 sale a +1,5% per l'indice generale e a +1,6% per la componente di fondo.
INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO NIC Gennaio 2019-aprile 2025, variazioni percentuali congiunturali e tendenziali (base 2015=100)
Ancora una volta responsabile del trend al rialzo dei prezzi è la dinamica degli energetici regolamentati (da +27,2% a +32,9%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +1,6% a +4,4%), ma aumento il ritmo di crescita anche degli alimentari non lavorati (da +3,3% a +4,2%) e lavorati (da +1,9% a +2,3%). In controtendenza i prezzi degli energetici non regolamentati (da +0,7% a -2,9%) e dei tabacchi (da +4,6% a +3,4%). La “inflazione di fondo", quella cioè al netto degli energetici e degli alimentari freschi, passa da +1,7% a +2,1%, mentre quella al netto dei soli beni energetici sale da +1,8% a +2,2%.
L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+3,4%), ma anche a quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,7%). In crescita anche gli alimentari, sia non lavorati (+0,7%) che lavorati (+0,5%), contrariamente agli energetici, regolamentati e non regolamentati, che scendono rispettivamente del 6% e del 5,3%.