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Osservatorio ORES: INWIT al servizio dell’Italia digitale del futuro

 
Osservatorio ORES: INWIT al servizio dell’Italia digitale del futuro
Come può INWIT essere al servizio degli obiettivi della digital decade della UE? Lo ha raccontato oggi Michelangelo Suigo (nella foto), Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT, principale digital infrastructure company italiana, intervenendo al convegno “Connettere l’Italia. L’innovazione del Sistema Paese nel decennio digitale europeo” organizzato da I-Com in occasione della presentazione del rapporto annuale su reti e servizi di nuove generazioni.

“Le nostre infrastrutture digitali e condivise a disposizione di tutti gli operatori telco rappresentano l’elemento della rete mobile maggiormente abilitatore di connettività, anche 5G, e quindi della transizione digitale. Secondo un recente studio, le innovazioni digitali miglioreranno la nostra vita creando le smart city e rendendo così le città più sicure (-10% incidenti, -30% furti), più veloci (-45/65% del tempo in uffici pubblici) e più green (-10/15% emissioni). In questo contesto, grazie alla capillarità delle nostre oltre 24mila torri e più di 500 coperture DAS per location indoor e allo sviluppo del 5G degli operatori di telecomunicazione, sarà possibile accelerare lo sviluppo dell’Italia, con un salto in avanti non solo nei grandi agglomerati urbani, ma anche nei piccoli borghi e nelle aree rurali - ha spiegato Suigo -. Ciò permetterà di avviare lo sviluppo di nuove applicazioni in moltissimi ambiti: dal monitoraggio della qualità dell'aria o degli incendi, dell’uso dell'energia e dei modelli di traffico, sino alla riduzione dei costi sanitari, del consumo di acqua, dei rifiuti e delle emissioni nocive”.

“Il modello su cui si basano le nostre infrastrutture digitali porta efficienza industriale, economica e ambientale nella catena del valore: maggiore efficienza economica e industriale per i nostri clienti, gli operatori di tlc, nonché una crescente efficienza ambientale - ha aggiunto Suigo -, perché conduce a un minor utilizzo di risorse e di terreno e a una riduzione della produzione di CO2”.

“Pertanto, valorizzare il ruolo delle infrastrutture digitali e condivise come abilitatrici della transizione digitale contribuirebbe non solo a sostenere la crescita del settore, ma anche a consolidare il progresso verso un futuro digitale più avanzato, sicuro ed efficiente. Per far questo è necessario ridurre il carico burocratico, sia nell’implementazione sia nella completa applicazione a livello locale delle norme nazionali di semplificazione già adottate. L’esecuzione degli interventi del Piano Italia 5G – Densificazione del PNRR nelle aree in digital divide, ad esempio, sta infatti registrando il 42% di dinieghi e opposizioni. Solo con il contributo di tutti gli attori coinvolti e con il superamento degli ostacoli alla realizzazione delle infrastrutture sarà possibile accelerare nella digitalizzazione e raggiungere così gli obiettivi della Digital Decade UE”, ha concluso Suigo.
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