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Manovra, Capone (UGL): "Ok taglio strutturale cuneo. Investire su sanità, Tpl e natalità"

 
«L’UGL valuta positivamente l’apertura al dialogo manifestata dal Governo sulla prossima Manovra, pur nella consapevolezza che alcuni aspetti potrebbero essere migliorati». Lo ha dichiarato Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, a margine dell’incontro fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i sindacati a Palazzo Chigi sulla legge di Bilancio.

«La legge di Bilancio rimane un buon intervento in senso sociale, a partire da alcune misure come la conferma del taglio dell’Irpef e del cuneo fiscale, che diventano strutturali, il sostegno alle lavoratrici madri, l’incentivo alla contrattazione collettiva di secondo livello e la rivalutazione degli assegni pensionistici. La riduzione della tassazione sul costo del lavoro rafforza sensibilmente il potere d’acquisto delle retribuzioni. Il taglio del cuneo è un intervento puntuale che produce un impatto positivo sul mercato del lavoro e sull’economia erogando più risorse in busta paga».

«Secondo l’Istat – spiega Capone – saranno 2,4 milioni in più i lavoratori che nel 2025 beneficeranno del nuovo taglio previsto dalla manovra nella forma di bonus fino a 20.000 euro e di detrazione da 20.000 a 40.000 euro, portando il totale dei beneficiari a 17,4 milioni. Al contempo, riteniamo che un ulteriore sforzo vada compiuto sul fronte della sanità, delle misure per la natalità e delle risorse a sostegno del trasporto pubblico locale. Per favorire il rinnovo dei contratti collettivi nel settore privato, sono auspicabili agevolazioni fiscali con l’introduzione di un meccanismo bonus/malus modulato sulla tempistica dei rinnovi. Sul tema della riqualificazione professionale, occorre valorizzare gli strumenti già esistenti, dalla piattaforma per il Supporto per la formazione e il lavoro al ruolo degli Enti paritetici per la formazione continua, e un investimento sul complesso del sistema di istruzione».

«Con riferimento al tema della salute e sicurezza nel mondo del lavoro – sottolinea il segretario UGL – auspichiamo interventi rafforzati, anche mediante lo sblocco strutturale dell’avanzo di bilancio dell’Inail. Siamo convinti che il sindacato debba cercare sempre di mantenere quel dialogo sociale che resta fondamentale per raggiungere risultati concreti. La strada maestra resta il confronto costruttivo fra Governo e le altre parti sociali attraverso la ricerca di soluzioni efficaci e sostenibili nell’interesse del mondo del lavoro. Senza mettere in atto contrapposizioni preconcette, ma valutando ogni provvedimento nel merito e puntando sul dialogo, l’UGL ha chiesto alcune modifiche puntuali per migliorare l’impianto della Manovra. Per queste ragioni non sembrano esserci condizioni tali da imporre il ricorso ad uno sciopero, già indetto, invece, prima ancora del confronto con il Governo, da altre organizzazioni sindacali».
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