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Lavoro. Sbarra (Cisl): “Piano industriale tema cruciale per l’Italia e l’Europa"

 
“Il tema di un piano industriale per l’Italia e per l’Europa e’ cruciale ma deve essere più di un elenco di incentivi o agevolazioni: occorre una visione strategica per il futuro del Paese, costruita su tre pilastri fondamentali: più innovazione e formazione continua per evitare esclusioni o marginalizzazioni; transizione tecnologica ed ecologica giusta per non lasciare indietro nessuno, con una seria riflessione sul mix energetico e sul nucleare di ultima generazione; partecipazione e coesione sociale per riconoscere il protagonismo del lavoro come pilastro del nuovo modello, garantendo che i lavoratori non siano semplici spettatori delle trasformazioni, ma attori creativi e coinvolti nel cambiamento”. Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra a Milano al convegno: “Un piano industriale per l’Italia,  organizzato dai gruppi parlamentari di Forza Italia.

“La nostra proposta di legge sulla partecipazione che lunedì approderà in Aula a Montecitorio, rappresenta un passaggio e una prova fondamentale di responsabilità e coesione anche politica su un tema che dovrebbe unire il Paese, senza divisioni.  Non si tratta di una semplice rivendicazione sindacale, ma di un’idea concreta per entrare in una stagione vera di democrazia economica su obiettivi condivisi: buona flessibilità organizzativa e riduzione degli orari, fidelizzazione del lavoro e radicamento degli investimenti, capacità di controllo sulle dinamiche speculative e rispetto delle norme su salute e sicurezza, massiccia formazione professionale e potenziamento del legame tra produttività e redistribuzione dei risultati. Il Parlamento e le forze politiche che lo compongono hanno oggi la grande responsabilità di portare avanti una  visione della persona e del lavoro centrata sul rafforzamento della  contrattazione e sul valore della partecipazione . E’ una occasione unica per fare dell’Italia un modello in Europa, unendo e promuovendo le migliori esperienze contrattuali già esistenti sotto il profilo organizzativo, di governance, finanziario e consultivo. Rivolgo un appello a tutte le forze politiche: la partecipazione non è un tema di parte. È una sfida bipartisan, che deve unire il Paese e superare le divisioni.  Perché solo insieme possiamo costruire un’Italia più forte, più giusta , più competitiva”.
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