Economia
La Borsa scommette sull'Opa Anima, nel primo giorno d'offerta il titolo si posiziona vicino al prezzo proposto da Banco Bpm
di Andrea Luca

Entra nel vivo la stagione dei risiko finanziari. E' partita oggi, per chiudersi il 4 aprile prossimo l'Offerta pubblica volontaria totalitaria di acquisto lanciata da Banco Bpm su Anima Holding. A Piazza Affari, il titolo di Anima ha chiuso a 6,97 euro, vicino quindi il prezzo di 7 euro offerto da Banco Bpm, che ha chiuso la giornata in borsa in rialzo dell'1,38%, a 10,085 euro.
L’offerta è promossa sul 78,03% del capitale di Anima, ossia la totalità tranne il 21,97% già posseduto da Banco Bpm.
Il prezzo di 7 euro, rivisto al rialzo rispetto a quello iniziale di 6,20 euro, incorpora un premio del 22,5% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni Anima rilevato alla chiusura del 5 novembre (ultimo giorno di borsa aperta prima dell’annuncio dell’Offerta) e del 41,04% rispetto alla media aritmetica, ponderata per i volumi scambiati, dei prezzi ufficiali per azione di Anima degli ultimi sei mesi precedenti al 5 novembre, per un impegno finanziario massimo di circa 1,8 miliardi.
In mano a Banco Bpm c'è già il 45% circa del capitale di Anima, rappresentato dagli impegni assunti ad aderire, precedentemente dichiarati, da alcuni azionisti di Anima, tra cui l’amministratore delegato e altri top manager per circa l'1,5%, oltre a Poste italiane (11,7%) e Fsi Sgr (9,6%), oltre alle azioni già in possesso della banca. Resta da capire invece cosa deciderà Caltagirone che possiede il 5,3% di Anima.
L'Opa, approvata dai Cda di Banco Bpm e Banco Bpm Vita il 6 novembre scorso, ha come obiettivo la creazione di un nuovo campione nazionale, secondo tra i gruppi italiani di matrice bancaria, con masse complessive da assicurazione vita e risparmio gestito pari a circa euro 220 miliardi, all’interno di un totale attività finanziarie della clientela pari a circa euro 390 miliardi.
In particolare, l’offerta punta a rafforzare il modello di business di Banco Bpm Vita, che sarà trasformata in una Fabbrica Prodotto integrata life insurance e asset management.
L’operazione inoltre si inserisce nel più ampio contesto del Piano Strategico 2023-26 di Banco Bpm che fa leva su un modello di crescita dei ricavi fortemente incentrato sulle fabbriche prodotto. Dal nuovo assetto si attendono positive premesse per una stabile e duratura crescita del conto economico, anche in chiave di diversificazione dei ricavi in uno scenario di prospettica riduzione del livello dei tassi di interesse: grazie al completamento dell’operazione, a fine Piano l’incidenza delle commissioni sul totale del margine di interesse e dei proventi da servizi si porterà dall’attuale 37% a oltre il 45% e l’apporto complessivo ai ricavi di gruppo delle fabbriche prodotto, che nel Piano era previsto raggiungere euro 1,18 miliardi al 2026, aumenterà a euro 1,6 miliardi.
L’operazione, stima l'istituto milanese, comporterà importanti benefici per gli azionisti di Banco Bpm, con un incremento atteso dell’utile per azione rispetto al dato di Piano pari a circa il 10%. L’operazione inoltre consentirà di generare ulteriori benefici sfruttando l’opportunità di incrementare l’internal market share di Anima all’interno della propria base di clientela e facendo leva sulla rete di relazioni istituzionali di Banco Bpm per promuovere l’attivazione di nuove partnership da parte di Anima nei segmenti retail e istituzionale. Un ulteriore beneficio dalla valorizzazione delle rispettive best practice nella gestione della clientela private di Banca Aletti e Kairos nonché nella valorizzazione degli investimenti alternativi. Ai benefici economici si affiancheranno quelli derivanti dal mantenimento di un’elevata flessibilità strategica, alla luce della preservazione di un margine significativo rispetto ai requisiti minimi di capitale fissati da Bce; in particolare in ipotesi di raggiungimento di una partecipazione pari al 100% del capitale di Anima, l’impatto sul Cet1 Ratio consolidato di Banco Bpm sarebbe limitato a circa 30 bps (dato stimato alla data di chiusura dell’Opa), mentre risulterebbero ampiamente rispettati i requisiti minimi di solvibilità di Banco Bpm Vita a livello individuale e consolidato, atteso che la compagnia riceverebbe da Banco Bpm le disponibilità patrimoniali necessarie per preservare adeguati margini in ottica Solvency II.
La soglia minima di adesione all'offerta è stata fissata al 66,67% del capitale circolante di Anima Holding al giorno di chiusura dell'Opa. Al termine dell'offerta. in caso di successo Banco Bpm ha già annunciato l'intenzione di effettuare il delisting del titolo di Anima.