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Inflazione USA +2,6%: quale sarà la prossima mossa della Fed?

di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm
 
Gli ultimi dati sull'IPC negli Stati Uniti confermano le aspettative su un approccio cauto da parte della Federal Reserve in occasione della riunione di dicembre. A ottobre 2024, infatti, l’indice dei prezzi al consumo è salito al 2,6% su base annuale, in leggero rialzo rispetto al 2,4% di settembre ma ampiamente in linea con le previsioni degli economisti.

Tuttavia, l'IPC core, che esclude le categorie più volatili come i generi alimentari e l'energia, rimane stabile a un livello relativamente alto, pari al 3,3%, ancora al di sopra della zona di comfort della Fed.

Il mercato ha reagito in maniera contenuta a questi dati: sebbene il tasso d'inflazione rimanga moderato, la pressione prolungata dei prezzi core suggerisce la possibilità che la banca centrale americana debba riesaminare con attenzione la propria politica dei tassi.

Con la riunione di dicembre all'orizzonte, il mercato attualmente valuta circa il 60% di possibilità di un terzo taglio quest'anno, riflettendo le attuali preoccupazioni sulla persistenza dell'inflazione, anche a fronte di una riduzione della crescita.

Se le pressioni inflazionistiche dovessero confermarsi costanti anche nel 2025, i mercati potrebbero stimare dei tagli dei tassi più contenuti in futuro, il che suggerisce una prospettiva di investimento più cauta per l’anno che verrà.
 
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