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Il Ministro Giorgetti: cripto valuta nuova frontiera ma anche alto rischio

 
L’evoluzione rapidissima degli scenari internazionali e del quadro economico e finanziario a livello globale “impone uno sforzo particolarmente intenso di costante aggiornamento che chiama in causa in primo luogo le Istituzioni e le Amministrazioni più direttamente esposte alle sfide da fronteggiare, un lavoro impegnativo che investe tutti gli apparati di eccellenza tra cui la Guardia di Finanza”. Così il ministro Giancarlo Giorgetti oggi alla cerimonia di inaugurazione dell’anno di studi 2024/2025 della Scuola Polizia Economico-Finanziaria.

I bitcoin e le altre cripto valute rappresentano la nuova frontiera della tecnologia informatica applicata all’economia e alla finanza, strumenti che offrono grandi opportunità, ma “dobbiamo aver ben chiaro che presentano anche un alto rischio per l’estrema volatilità e decentralizzazione che li caratterizzano. Sono diventati anche uno mezzo per riciclare denaro – avverte Giorgetti – per transazioni illegali via web da parte di criminali e terroristi, persino utilizzato da alcuni Paesi come valuta alternativa per allentare o eludere le sanzioni che opprimono le loro economie”.

Per mitigare simili rischi “è necessario trovare un equilibrio tra innovazione e ordinamenti, aumentare la cooperazione internazionale, approfondire la conoscenza e i meccanismi della finanza digitale”.

La gestione della politica di bilancio nell’ultimo biennio si è svolta in un contesto particolarmente difficile, aggiunge il ministro, “caratterizzato da un elevato livello di incertezza geopolitica e da forti pressioni inflazionistiche che hanno portato le autorità monetarie ad aumentare i tassi di interesse di riferimento, con un inevitabile riflesso sul costo del debito pubblico”. Uno scenario decisamente sfavorevole per un Paese come l’Italia con un livello del debito già molto elevato. “In questo contesto la stabilità politica e la prudenza delle scelte di finanza pubblica hanno contribuito in modo significativo a ristabilire la credibilità dell’Italia sui mercati – sottolinea Giorgetti – con un dimezzamento del livello dello spread e un notevole beneficio sulla spesa per interessi. Il Governo – ricorda il ministro – ha prudentemente deciso di non spendere le risorse derivanti dal miglioramento degli obiettivi per finanziare ulteriori misure” e in linea con le nuove regole di bilancio ha messo da parte i risparmi ottenuti nel 2024 che in futuro, quando occorrerà, “potremo eventualmente utilizzare”.

La “ristabilita credibilità dell’Italia” va utilizzata in modo più efficace per influenzare il dibattito e le decisioni sul futuro dell’Europa, sulla necessità di dotare l’Unione di strumenti comuni che ci permettano di affrontare le sfide epocali che abbiamo davanti. “In particolare – ha detto Giorgetti – ridurre la dipendenza da fornitori esterni di beni strategici, garantire capacità di autodifesa e completare le transizioni verde e digitale”.
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