Economia

Generali, Donnet risponde a Caltagirone: “Fatti e numeri dimostrano che siamo sulla strada giusta”

di Luca Andrea
 
Generali, Donnet risponde a Caltagirone: “Fatti e numeri dimostrano che siamo sulla strada giusta”
Il CEO Philippe Donnet (nella foto) difende la gestione del Leone di Trieste: “Leadership solida, fiducia del mercato e piena indipendenza. Nessun pericolo per la sovranità del risparmio italiano”.  E ancora lo stesso Philippe Donnet: “Non voglio entrare nel gioco degli attacchi personali o dei giudizi superficiali”, rispondendo alle recenti critiche sollevate da Francesco Gaetano Caltagirone, e confermando pubblicamente la propria fiducia nel percorso strategico del gruppo assicurativo. In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Donnet ha rivendicato i risultati ottenuti dalla compagnia dal 2016 ad oggi: premi cresciuti da 70 a 95 miliardi di euro, capitalizzazione di Borsa più che triplicata (da 15 a oltre 50 miliardi), e una presenza internazionale rafforzata, con l’espansione in Asia e negli Stati Uniti attraverso l’acquisizione di Conning.

Generali è un leader internazionale che batte bandiera italiana. Non ci sono molte aziende che possono vantarlo”, ha affermato con orgoglio Donnet, sottolineando anche che il gruppo ha mantenuto una leadership stabile in Italia e in Europa e conquistato la fiducia del mercato e dei piccoli azionisti.

Donnet ha respinto con decisione le accuse mosse nei confronti dell’operazione con Natixis Assurances, rassicurando su due fronti cruciali: la tutela del risparmio nazionale e il rispetto della normativa europea. “Le compagnie assicurative decidono dove e come investire i soldi dei clienti in base a leggi molto precise. Generali manterrà sempre il pieno controllo delle scelte d’investimento”, ha chiarito, accusando chi alimenta polemiche infondate di “diffondere bugie per generare preoccupazioni strumentali”.

Nel cuore della tensione resta il triangolo Generali–Mediobanca–MPS. Alla luce dell’offerta su Mediobanca, il numero uno del Leone di Trieste ha messo in guardia contro un progetto che rischia di minare l’indipendenza della compagnia. “La logica industriale dell’operazione non è chiara, e molti osservatori hanno espresso perplessità”, ha dichiarato, puntando il dito su una strategia volta ad acquisire il controllo delle Generali da parte di un blocco azionario che include Caltagirone stesso. “Sarebbe uno scenario negativo e pericoloso per la sana gestione del gruppo”, ha avvertito Donnet, rivendicando il carattere italiano, indipendente e globale del marchio Generali.

Il CEO ha infine ricordato che, sia nel 2022 che nel 2024, la maggioranza degli azionisti ha votato per la continuità, ribadendo il sostegno alla governance attuale. “Abbiamo la fiducia del mercato, dei nostri agenti, dei clienti retail e internazionali. È questa fiducia che conta”, ha concluso.

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