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Dalla Fondazione per la scuola italiana 600mila euro per premiare le 20 filiere del 4+2 più efficaci

 
Dalla Fondazione per la scuola italiana 600mila euro per premiare le 20 filiere del 4+2 più efficaci

 La Fondazione per la scuola italiana, ente non profit interamente finanziato da privati, ha deciso di supportare gli istituti che aderiscono al nuovo modello della formazione tecnico-professionale del 4+2 premiando con un contributo economico le venti filiere con le esperienze più significative relative all’anno scolastico 2024/2025.

 

Le risorse complessive ammontano a 600mila euro e saranno assegnate tramite un bando che la Fondazione ha promosso con il supporto scientifico dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE).

 

Con l'ultimo Decreto legge Scuola, il percorso del 4+2 - che consente, grazie a programmi didattici innovativi, di arrivare al diploma in 4 anni, a cui far seguire due anni di specializzazione presso gli ITS Academy- ha superato la fase di sperimentazione diventando ordinamentale e dunque affiancando a pieno titolo i percorsi quinquennali.

 

Ai fini del bando possono presentare domanda gli istituti capofila che abbiano sottoscritto un accordo di rete formalizzato con gli altri soggetti della filiera, candidando una sola filiera per indirizzo.

 

Le candidature, che dovranno arrivare entro e non oltre il 24 ottobre 2025, saranno esaminate da una Commissione nominata dalla Fondazione per la Scuola Italiana e composta da esperti con comprovata esperienza nel settore. La Commissione valuterà i progetti più significativi realizzati nell’ambito della sperimentazione effettuata nell’anno scolastico 2024/2025, in base a una serie di criteri già stabiliti da un Comitato scientifico e consultabili nell’allegato C del bando. Al termine della valutazione sarà stilata una graduatoria.

 

Tra i criteri premiali, le ore svolte in attività laboratoriali nelle discipline STEM o presso le imprese; il numero delle UDA (unità didattiche di apprendimento) a carattere interdisciplinare, progettate e realizzate nelle scuole; la formazione dei docenti specifica per la sperimentazione; l’implementazione del sistema di monitoraggio funzionale al miglioramento del progetto; lo sviluppo di progetti di economia circolare e di internazionalizzazione.

 

Le filiere vincitrici, entro un massimo di cinque per ogni indirizzo e di tre per ogni Regione, potranno usare il contributo per fare investimenti in innovazione didattica, promuovere programmi di scambio con scuole estere e potenziare le attività di orientamento dei diplomati. Le filiere dovranno rendicontare circa l'utilizzo dei fondi ricevuti.

 

“Chiederemo alle venti filiere premiate di condividere anche la loro esperienza e i materiali prodotti perché l’obiettivo di questo bando non è solo quello di premiare i progetti più efficaci ma anche diffondere buone pratiche che possano essere replicate e contribuiscano al successo di questo percorso a livello nazionale”, dichiara Stefano Simontacchi, presidente della Fondazione per la scuola italiana. “Abbiamo anche predisposto un meccanismo per tenere debito conto delle aree svantaggiate nell’assegnazione del premio, ripartendo il montepremi tra aree geografiche in proporzione al numero di rispondenti che abbia superato il punteggio medio di tutti i rispondenti”.

 

Una sperimentazione può consolidarsi e diventare replicabile – dichiara Francesco Manfredi, Presidente di INDIRE – se è sostenuta da misure di supporto e da un accompagnamento scientifico qualificato. Solo attraverso un lavoro metodologico, un monitoraggio costante e una formazione-intervento è possibile guidare i soggetti coinvolti nelle diverse fasi di attuazione, seguirne gli sviluppi e contribuire alla definizione di un modello strutturato, capace di essere messo a sistema. In questo contesto, INDIRE gioca un ruolo cruciale, accompagnando le filiere formative tecnologico-professionali. L’obiettivo è costruire un curricolo di filiera, attraverso un percorso che valorizzi il know-how e le sinergie tra i diversi attori del sistema formativo, e che possa rispondere alle necessità culturali e professionali delle giovani generazioni. La finalità del nuovo modello, indicata dal Ministro Valditara, è quella di costruire curricoli di filiera innovativi che, attraverso un percorso che valorizzi il know-how e le sinergie tra i diversi attori del sistema formativo, rispondano sempre meglio alle necessità culturali e professionali delle giovani generazioni”.

 

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