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Confcommercio su Fitto: "Candidato ideale per nomina in Ue"

 
La nuova Commissione europea è bloccata a causa di un conflitto interno tra i principali gruppi della maggioranza che ha sostenuto la presidenza di Ursula von der Leyen a luglio, i popolari (PPE) e i socialisti (S&D). Il "nodo" riguarda la vicepresidenza esecutiva di Raffaele Fitto, che il gruppo S&D ha rifiutato di supportare perchè Fitto appartiene al gruppo ECR (Conservatori e Riformisti europei), che non fa parte della maggioranza Ursula, composta da PPE, Renew e socialisti, ma siede a destra nell'Eurocamera. Secondo Confcommercio, "ci sono tutte le premesse e le condizioni di esperienza, competenza e capacità politica affinchè si sblocchi la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo e commissario Ue, ruoli per i quali la sua figura è certamente adeguata". "Confcommercio si augura dunque un esito positivo della vicenda e Fitto è il candidato ideale anche perché il nostro Paese ha bisogno di un esponente così qualificato che contribuisca, in Europa, a far bene in materia di politica di coesione e di PNRR così come ha fatto in Italia". Oltre a Confcommercio, anche altre organizzazioni imprenditoriali e sindacali si sono espresse a favore di una rapida conclusione della vicenda con la nomina di Fitto. Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, sottolinea che "l'interesse del Paese deve prevalere sulla polemica politica quotidiana. L'Italia, come paese fondatore dell'Unione Europea, deve essere rappresentata al massimo livello a Bruxelles". Orsini si riferisce in particolare a Raffaele Fitto come un "candidato ideale per il ruolo di vicepresidente esecutivo responsabile della Coesione, un aspetto cruciale per il futuro dell'industria italiana e europea". Luigi Sbarra, leader della Cisl, ribadisce che "l'Europa è a un bivio storico e che è necessario superare i particolarismi e puntare a una vera integrazione. "La figura di Raffaele Fitto, con le sue deleghe cruciali, potrebbe rappresentare una vera opportunità per guidare il percorso di riforme e innovazioni fondamentali per il futuro dell'Unione e per la difesa delle democrazie liberali". Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti esprime la preoccupazione che "una crisi nella definizione della Commissione Europea possa indebolire ulteriormente l'Unione, portando alla perdita di legittimità e stabilità. La Commissione dovrebbe partire il prima possibile per garantire il buon funzionamento dell'Europa".
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