Confartigianato: “Allarme imprese per incertezza sul futuro di Transizione 5.0”

Confartigianato esprime forte preoccupazione per le informazioni contraddittorie che circolano in queste ore sul futuro di Transizione 5.0 nell’ambito della Legge di Bilancio. In particolare, desta allarme l’incertezza sul rifinanziamento dell’overbooking e sulla copertura delle domande ammissibili presentate entro il 27 novembre, più volte indicata come garantita.

Secondo quanto sta emergendo dal confronto sul Disegno di Legge di Bilancio 2026, tali garanzie rischiano di venire meno, alimentando un clima di sfiducia tra le imprese che hanno fatto legittimo affidamento sulle misure annunciate e compromettendo un percorso strategico per la competitività del sistema produttivo impegnato negli investimenti in innovazione e digitalizzazione.

Confartigianato segnala inoltre l’assenza di certezze sul finanziamento del credito d’imposta Transizione 4.0 per le domande presentate entro il 31 dicembre 2025 e la soppressione delle super maggiorazioni “green” previste per Transizione 5.0, nonostante l’estensione della misura fino al 30 settembre 2028. Una scelta che rischia di depotenziare fortemente l’attrattività del programma e di penalizzare gli investimenti in sostenibilità e tecnologia.

Dopo le rassicurazioni fornite in Commissione Bilancio dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sul reperimento delle risorse necessarie, dalla discussione in Parlamento sembra invece svanire il quadro di certezze normative e finanziarie sulla materia.

Confartigianato auspica un percorso chiaro e senza penalizzazioni nel passaggio dal credito d’imposta al nuovo sistema di iperammortamento, garantendo la copertura delle domande Transizione 4.0 presentate entro il 31 dicembre 2025 e il rafforzamento di Transizione 5.0, in linea con la sua estensione fino al 2028 e con il reintegro degli incentivi green.