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Commento di ING sui dati sulla fiducia in Italia

di Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING
 
Commento di ING sui dati sulla fiducia in Italia
I dati sulla fiducia in Italia segnalano un inizio soddisfacente dell'ultimo trimestre del 2025

I dati sulla fiducia in Italia relativi al mese di ottobre segnano un miglioramento in tutti i settori monitorati, ad eccezione dei servizi. Si tratta di una buona notizia per le prospettive di crescita dell'Italia nel quarto trimestre.

Consumatori più ottimisti

La fiducia dei consumatori in Italia ha guadagnato quasi un punto, raggiungendo il livello più alto da febbraio, con miglioramenti sia nel clima economico che in quello personale. Gli intervistati hanno mostrato una visione più positiva dell'economia italiana e hanno segnalato una diminuzione delle preoccupazioni relative alla disoccupazione futura. È interessante notare che ciò sembra tradursi in un modesto aumento delle opportunità di acquisto di beni durevoli, ma non si è ancora riflesso in un aumento nelle intenzioni di acquisto.

L'atteggiamento prudente dei consumatori, riflesso in un aumento del tasso di risparmio, è stato alla base di dati deludenti sui consumi privati nel secondo trimestre. Considerati i recenti aumenti del potere d'acquisto derivanti da una crescita salariale discreta e da un'inflazione contenuta, i consumi privati potrebbero tornare ad essere un motore di crescita nell’ultima parte dell’anno. Il condizionale è d’bbligo.

Alcuni timidi segnali a supporto di un rafforzamento dei consumi sono offerti dal netto miglioramento della fiducia delle imprese del commercio al dettaglio, sostenuto da indicazioni di un aumento delle vendite e di una diminuzione delle scorte.

Il miglioramento della fiducia nel settore manifatturiero offre un po' di sollievo dopo i dati negativi sulla produzione industriale di agosto

Dopo la pubblicazione dei dati negativi sulla produzione industriale di agosto, erano aumentate le preoccupazioni sulla possibilità di uscire da una recessione di lunga durata nel settore. I dati pubblicati oggi offrono qualche conforto. La fiducia nel settore manifatturiero è aumentata di un punto intero in ottobre, raggiungendo il livello più alto dal maggio 2024. Ciò è stato sostenuto da un miglioramento degli ordini interni ed esteri, nonché da un calo dell’indicatore sul livello delle scorte.

Il miglioramento è stato generalizzato e più marcato tra i produttori di beni di investimento, il che potrebbe suggerire che il contesto di tassi di interesse più bassi stia spingendo le imprese a investire per aumentare la capacità produttiva, nonostante il persistere dell'incertezza legata al commercio internazionale.

La fiducia nel settore delle costruzioni continua a essere sostenuta dalle infrastrutture

I dati di ottobre hanno anche confermato la resilienza della fiducia nel settore delle costruzioni, segnalando una continua forza nella componente infrastrutturale e un leggero indebolimento in quella residenziale.

Nessuna sorpresa: l'attuazione della parte relativa agli investimenti del piano di ripresa nazionale finanziato dall'UE sta entrando nella fase finale, mentre ci avviciniamo alla scadenza di agosto 2026. Si tratta di un andamento che sembra destinato a durare per tutto il prossimo anno. Se mai, ciò che più ci sorprende è la resilienza del settore residenziale, nonostante la fine del Superbonus.

La fiducia nei servizi si indebolisce leggermente, con differenze marcate tra i sottosettori.

Il leggero calo della fiducia nei servizi di mercato è dovuto a una lieve flessione nei trasporti e stoccaggio e nei servizi alle imprese, nonché a solidi aumenti nei servizi di informazione e comunicazione e nei servizi turistici. Negli ultimi trimestri, i settori dei servizi hanno sostenuto il peso della crescita. Essendo meno esposti al rischio diretto dei dazi, dovrebbero essere in grado di continuare a fungere da motore della crescita, anche se forse con un meno vigore.

I dati sulla fiducia confermano la nostra previsione di una crescita positiva del PIL nel quarto trimestre.

Nel complesso, i dati sulla fiducia di ottobre sembrano indicare un inizio discreto per l'ultimo trimestre del 2025. In assenza di dati più solidi come produzione e occupazione o dati sul commercio la prudenza è d’obbligo, ma sembra possibile che l'economia italiana possa registrare una crescita trimestrale positiva nell’ultimo trimestre dell'anno, grazie ad un possibile riequilibrio delle componenti di offerta e di domanda.

Dal punto di vista dell'offerta, il settore manifatturiero potrebbe svolgere nuovamente un ruolo positivo nella generazione di valore aggiunto a sostegno dei servizi; dal punto di vista della domanda, i consumi privati potrebbero tornare a essere un motore di crescita insieme agli investimenti.
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