Economia

Chiusura piatta per Borsa Italiana. STMicroelectronics protagonista assoluta, occhi su Wall Street e PMI USA

di Luca Andrea
 
Chiusura piatta per Borsa Italiana. STMicroelectronics protagonista assoluta, occhi su Wall Street e PMI USA
Seduta contrastata per i mercati finanziari: Piazza Affari chiude praticamente invariata, in controtendenza rispetto alle altre principali piazze europee, che archiviano la giornata con moderati rialzi. Il FTSE MIB si attesta a 40.081 punti, poco sopra la parità, mentre il FTSE Italia All-Share chiude a 42.558 punti. Più tonico il segmento delle medie e piccole capitalizzazioni: +0,41% per il Mid Cap, +0,64% per lo Star.

A catalizzare l’attenzione degli investitori è stata STMicroelectronics, che mette a segno un poderoso balzo dell’11,15%. A spingere il titolo sono state le indiscrezioni su una possibile revisione della struttura societaria e la notizia del taglio di 5.000 posti di lavoro nei prossimi tre anni. L’ipotesi di una semplificazione dell’assetto e una razionalizzazione dei costi operativi ha acceso l’entusiasmo dei mercati, che premiano l’azienda con volumi elevatissimi.

Tra gli altri titoli in evidenza, Campari guadagna il 6,37%, beneficiando di un rinnovato interesse degli investitori sul settore dei beni di consumo. Bene anche Saipem (+2,27%), Prysmian (+2,19%) e Enel (+1,34%), quest’ultima sostenuta dalle attese sulla transizione energetica e dal rimbalzo delle utilities.

Sul fronte opposto, Banca MPS è la peggiore del paniere principale con un calo del 3,35%, seguita da Mediobanca (-2,61%) e Leonardo (-2,46%), penalizzata dai realizzi e da un clima di cautela nel comparto difesa. In flessione anche Tenaris (-1,93%), nonostante la stabilità del comparto energetico, in un contesto in cui il petrolio (WTI) ha perso l’1,25%, scendendo a 62,62 dollari al barile.

Sul fronte obbligazionario, si registra un leggero miglioramento dello spread Btp-Bund, che scende a 92 punti base, con il rendimento del decennale italiano stabile al 3,41%. Sul mercato valutario, l’euro guadagna lo 0,42% sul dollaro, sostenuto dai dati macroeconomici positivi dagli Stati Uniti.

Dagli Stati Uniti è arrivato un segnale di solidità dall’economia dei servizi: l’indice PMI Servizi elaborato da S&P Global è salito a 53,7 punti a maggio, rispetto ai 50,8 di aprile, battendo il consensus (52,3). In miglioramento anche l’indice composito (servizi + manifattura), che si attesta a 53 punti, rispetto ai 50,6 precedenti e ai 52,1 attesi. Numeri che rafforzano le attese di crescita ma che potrebbero anche alimentare l’ipotesi di una politica monetaria più prudente da parte della Fed.

Nel comparto delle medie capitalizzazioni brilla Alerion Clean Power, che vola del 7,45%, seguita da Carel Industries (+3,32%), Ariston Holding (+3,24%) e Ascopiave (+2,27%). Male invece Newlat Food (-3,46%), Fincantieri (-3,35%), Banco Desio (-3,22%) e Caltagirone (-2,30%).

Le altre borse europee archiviano la giornata in rialzo: Francoforte +0,77%, Parigi +0,53%, mentre Londra resta praticamente invariata. A Wall Street, l’S&P 500 segna un rialzo contenuto dello 0,13%, a testimonianza di un clima ancora incerto in vista dei prossimi dati sull’inflazione e sul lavoro.
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